Guarini, Enrico resistente

Enrico Guarini- Resistente (Fronte di resistenza dell’aeronautica)

 

“Alle 21 del 21 agosto 1944 a Suno (Novara) raffiche di mitra stroncano otto giovani vite. I corpi precipitano nella scarpata e i moribondi vengono finiti con la pistola dal maresciallo comandante il plotone di esecuzione alla presenza del capitano Sciller. Poi i fascisti si rinchiudono nell’osteria a gozzovigliare. Ci vogliono tre giorni por identificare gli assassinati che erano stati prelevati dal carcere di Novara dove si trovavano in attesa di giudizio “ ( rif. ANPI Novara      https://novara.anpi.it/storia/agosto.html#230844_suno )

 

 

“Nacque a Mesagne il 18 aprile 1921.il 30 maggio 1941 fu arruolato in qualità di aviere nella Regia Aeronautica, ruolo servizi. Dal centro affluenza di Grottaglie fu trasferito al Centro Istruzione di Cameri(Novara) e da qui il 18 luglio 1941 all’aeroporto di Cameri, dove rimase fino al 20 ottobre 1942.Durante il servizio a Cameri fu assegnato al distaccamento di Ghemme, un paesino a circa 40 chilometri da Novara,sede di una base aerea con funzione logistiche. A Ghemme Enrico conobbe Carla Sarasso, una ragazza con la quale si fidanzò.

Dal 26 dicembre 1942 all’8 settembre partecipò alle operazioni di guerra in Francia, prestando servizio presso la base aerea di Le Luc.Dopo l’8 settembre, con lo sbandamento delle Forze Armate italiane, fuggì dalla Francia e rientrato in Italia si fermò a Ghemme. Frattanto la Repubblica Sociale di Salò con il cosiddetto bando Graziani,imponeva a tutti i cittadini italiani maggiorenni di arruolarsi nelle file dell’esercito della neo costituita Repubblica mussoliniana per continuare la Guerra al fianco dei Tedeschi.

Enrico non rispose alla chiamata alle armi ed entrò in clandestinità rifugiandosi presso la famiglia di Carla. Durante un rastrellamento fu catturato dai Tedeschi .Per rappresaglia contro azioni di sabotaggio alla linea ferroviaria compiute dai partigiani, Enrico venne FUCILATO dal un plotone di Tedeschi e Fascisti alle ore 21 del 23 agosto del 1944, insieme ad altri sette giovani, nei pressi dei binari della stazione di Suno (Novara).Aveva 23 anni.

Gli autori della rappresaglia nazi- fascista sono rimasti impuniti”.

 

 

Il 23 Gennaio 1947 la Giunta municipale di Mesagne deliberò di intestargli una via cittadina. La delibera di Giunta , non ebbe seguito ed ancora oggi la sua città è in debito verso la sua Memoria.

 

(Da Enzo Poci , Damiano Franco: L’Unione Cooperativa dei Lavoratori, società di mutuo soccorso, nella storia di Mesagne. 2012)

 

Fonti:
  • Ippazio “Pati” Luceri: Partigiani e Antifascisti di Terrad’Otranto (Lecce, Brindisi, Taranto). Lecce Grafiche Giorgiani, 2012
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