Mesagne

Mesagne

Da Miano Stamerra 2005 Brindisi 1945

Dagli inediti fascicoli redatti nel 1932 dai Carabinieri emergono storie personali, episodi giudiziari, scelte politiche. Abbiamo scelto, suddividendole per comune, di pubblicare le sole schede che riguardano le persone ritenute “pericolose” per i loro trascorsi politici.

Oltre gli apparati di polizia del Ministero degli Interni, anche i Reali Carabinieri avevano il loro apparato di controllo. La Legione Territoriale dei Carabinieri di Bari, divisione di Brindisi, ad esempio, compila un registro, preciso e puntuale, delle “persone pericolose in linea politica” della nostra provincia. Il 30 settembre del 1932 il Maggiore Comandante della divisione, Giuseppe de Vita, invia alla Prefettura di Brindisi le schede personali di individui “politicamente pericolosi”, affinché siano iscritte negli elenchi delle persone da arrestarsi in determinate contingenze.[..]

L’11 Novembre del 1924, a Mesagne ci fu una  sommossa contro il fascismo,  la folla si ribellò e devastò la Sezione Avanguardisti di Mesagne ed alcune di abitazioni di fascisti locali. Artigiani, lavoratori e contadini, presero parte alla manifestazione antifascista, molti dei quali appartenenti alla “ disciolta sezione Socialista di Mesagne”,  per “intesse” ed “attenzione” dei reali carabinieri, abbiamo alcuni nomi degli antifascisti mesagnesi del ‘24 : Blasi Attilio, fornaio, Calvano Cosimo funaio,  Camarda Francesco macellaio, Caputo Antonio contadino, Lupoli Francesco mugnaio, Ostuni Pietro stagnino, Pasimeni Luigi contadino, Radaelli Giuseppe muratore, Vallo Ettore sarto, Velardi Edmondo muratore.

Di seguito le schede e le “note biografiche” dei carabinieri:

 

 

Blasi Attilio fu Emanuele e di Calò Vincenza nato e Mesagne l’11/10/1895, ivi domiciliato, fornaio. Già facente parte della disciolta Sezione Socialista di Mesagne, nutre tuttora sentimenti avversi al Regime e non si accompagna che con elementi ex sovversivi. L’11 Novembre 1924 fu arrestato per aver preso parte attiva alla sommossa contro il fascismo, incitando la folla alla ribellione e concorrendo nella devastazione delle Sezione Avanguardisti di Mesagne e di abitazioni di fascisti del luogo. Fu notato mentre gridava rivolto alla massa: “Bisogna stasera farla finita!”.

Con sentenza della Corte di Appello di Bari in data 20/8/1925 fu assolto per amnistia. Per quanto sopra si ritiene
capace di organizzare, dirigere e prendere parte ad azioni delittuose collettive
sovversive.

 

Calvano Cosimo, di Saverio e di Zaccaria Antonia nato a Mesagne il 21/4/1897, ivi domiciliato, funaio. Già appartenente alla disciolta Sezione Socialista di Mesagne ha nutrito e continua a nutrire sentimenti avversi al Regime. L’11/11/1924 prese parte attiva alla dimostrazione ostile al Fascismo, concorrendo negli atti vandalici perpetrati per la devastazione della Sezione del Fascio di Mesagne e facendosi notare quale incitatore della massa alla ribellione.

Arrestato, fu dalla Corte di Appello di Bari assolto per amnistia il 20/8/1925. Pregiudicato per reati contro la persona e di carattere violento è ritenuto capace di organizzare, dirigere e prendere parte ad azioni delittuose collettive sovversive.

 

 

 

Camarda Francesco fu Vincenzo e di D’Ippolito Angela, nato a Cisternino il 12 Dicembre 1893, domiciliato a Mesagne, macellaio. Già appartenente alla disciolta Sezione Socialista di Mesagne dimostra tuttora sentimenti di avversione al Regime. Fu arrestato il giorno 11 Novembre 1924 perche prese parte attiva alla dimostrazione ostile al Regime, verificatasi in Mesagne, col commettere atti di violenza contro fascisti e danneggiamenti sulle cose, rivelandosi così capace di prendere parte ad azioni delittuose collettive sovversive. II 20/8/1925 venne assolto della Corte di Appello, di Bari per amnistia. B’ pregiudicato anche per reati comuni.

 

Caputo Antonio, naturale di Lucia, nato a Mesagne il 28 settembre 1900, ivi domiciliato, contadino. Già appartenente alla disciolta sezione socialista di Mesagne ha nutrito c nutre tuttora sentimenti avversi al Regime. L’11/11/1924 fu arrestato perché prese parte attiva alla sommossa contro il Fascismo dimostrandosi uno degli elementi più eccitati. Fu notato incitare gli animi alla rivolta girando il paese al canto di “Bandiera Rossa” svegliando la popolazione per farla affluire in piazza onde creare resistenze alla forza pubblica che, intanto, cominciava ad operare degli arresti.

Assolto per amnistia dalla Corte di Appello di Bari il 20/8/1925 conservò sentimento contrario al fascismo tanto che nel dicembre 1929 fu trovato in possesso di un giornale socialista, l’”Avanti” edizione 1926. In tale circostanza fu accertato che egli aveva manifestato ad alcuni suoi compagni di lavoro i propositi di prendere parte ad uno sciopero che avrebbe dovuto effettuarsi a Mesagne. Pregiudicatissimo per reati contro
la proprietà è sottoposto ai vincoli dell’ammonizione, malgrado i quali è sempre in compagnia di elementi par suoi del luogo.

Per quanto sopra lo si ritiene pericoloso e capace di turbare il tranquillo svolgimento di cerimonie e festeggiamenti con atti inconsulti.

 

Lupoli Francesco di Pietro e di Mitrugno Giovanna, nato a Mesagne il 12/7/1903, ivi domiciliato, mugnaio. Di sentimenti avversi al Regime si nota sempre in compagnia di clementi sovversivi del luogo. Capace di organizzare, dirigere e prendere parte ad azioni delittuose collettive e sovversive e lo prova il fatto che l’11/11/1924 fu uno dei primi a mettersi alla testa della nota sommossa di Mesagne contro il Fascismo, incitando la massa, commettendo devastazioni nella sezione del Fascio ed altri atti vandalici. Denunciato all’autorità giudiziaria siccome latitante venne assolto dalla Corte di Appello di Bari il 20/8/1925 per amnistia.

 

Ostuni Pietro di Ernesto e di Rubino Vincenza, nato a Mesagne il 20-2-1904 ivi domiciliato, stagnino. Già appartenente alla disciolta Sezione Socialista del luogo tuttora si accompagna con antichi suoi compagni di fede non desistendo da quei sentimenti avversi al Regime che lo hanno sempre animato. Lo prova il fatto che, recentemente, in occasione del decesso di un elemento già appartenente al Partito Socialista, egli con altri compagni, avevano stabilito di deporre sul feretro una corona di fiori rossi, proposito non più attuato per cause indipendenti dalla loro volontà.

L’11/11/ 1924 prese parte attiva, in Mesagne, alla sommossa contro il Fascismo, compiendo atti vandalici e di distruzione ed incitando la folla, dimostrando così come egli sia capace di organizzare, dirigere e prendere parte ad azioni delittuose collettive sovversive. Denunziato all’autorità giudiziaria fu assolto il 20 Agosto 1925 dalla Corte di Appello di Bari per amnistia.

 

 

Pasimeni Luigi fu Vincenzo e di Magrì Carmela, nato a Mesagne il 27/7/1901. ivi domicilialo, contadino. Già appartenente alla disciolta Sezione Socialista di Mesagne si nota tuttora in compagnia di persone sospette c pericolose in linea politica. L’11 novembre 1924 fu arrestato perché prese parte attiva alla dimostrazione ostile al Regime avvenuta e Mesagne, in occasione della quale egli si mise in evidenza per atti di violenza commessi su persone e su cose e per oltraggio alla forza pubblica, Fu accertato, nei suoi riguardi che, in mezzo alla folla, incitandola alla violenza gridava “Carabinieri andate via, carne venduta, vigliacchi”. Fu assolto dalla Corte di Appello di Bari il 20/8/1925 per amnistia; ciò non toglie però che egli si sia manifestato capace di organizzare, dirigere e prendere parte ad azioni delittuose collettive sovversive. È  pregiudicato anche in linea di reati contro la persona e la proprietà.

 

 

Pignatelli Aslan fu Nicola e fu Addolorata Scatigna, nato a Mesagne il 10/9/1897, ivi domiciliato, calzolaio. Già appartenente alla disciolta Sezione Socialista di Mesagne ha nutrito e nutre tuttora sentimenti contrari al Regime, tanto da indursi recentemente a promuovere, quale principale organizzatore, una manifestazione sovversiva, limitatesi, per cause sopravvenute indipendenti dalla sua volontà, al semplice proposito di deporre una corona di fiori rossi sul feretro di un antico compagno di fede. Pregiudicato per reati contro la persone e di carattere violento,
facilmente esaltabile, è ritenuto capace di organizzare, dirigere e prendere parte ad azioni delittuose collettive sovversive e non si accompagna che con elementi ex sovversivi.

 

Radaelli Giuseppe di Angelo e di Francioso Addolorata, nato a Mesagne il 6 luglio 1906, ivi domiciliato, muratore. Già facente parte della disciolta Sezione Socialista ha continuato a nutrire sempre sentimenti di avversione al Regime. L’1l/11/1924 fu tra quelli che diedero in Mesagne, l’assalto alla Sezione del Fascio facendosi notare per atti di violenza compiuti su uomini e cose. Denunziato venne assolto per amnistia della Corte di Appello di Bari il 20/8/1925. Recentemente è stato uno del promotori della manifestazione sovversiva avutasi in Mesagne, consistente nel proposito di deporre una corona di fiori rossi sul feretro di un antico compagno di fede. Dedito alle donne ed ai vizi è ritenuto capace per quanto precede di partecipare ad azioni delittuose collettive e di organizzarle e dirigerle.

 

Vallo Ettore, naturale di Cristina, nato a Monopoli il 21 novembre del 1885 e domiciliato a Mesagne, sarto. Fu uno dei maggiori esponenti della disciolta Sezione Socialista di Mesagne ed è tuttora notato di preferenza in compagnia dei suoi antichi compagni di fede. Diresse e prese parte attiva alla dimostrazione ostile al Regime dell’11 novembre 1924 in Mesagne rivelandosi elemento capace di organizzare, dirigere e prendere parte ad azioni delittuose collettive sovversive. Tratto in arresto fu dalla Corte di Appello di Bari in date 20 Agosto 1925 assolto per amnistia.

 

Verardi Edmondo di Francesco e di Chionna Maddalena, nato a Mesagne il 18/6/1907, ivi domiciliato, muratore. Appartenente alla disciolta Sezione Socialista di Mesagne si manifestò uno degli elementi più violenti ed attivi. E di tale violenza dette ancora prova durante la dimostrazione ostile al regime dell’11 novembre 1924, in Mesagne, perche vi prese parte attivissima, incitando e dirigendo la massa. Fu tratto in arresto mentre armato di rivoltella commetteva atti di violenza sulle persone e sulle cose. Denunziato venne, dalla Corte di appello di Bari, assolto per amnistia il 20 agosto 1925. Pregiudicato per reati comuni è elemento che richiede una speciale sorveglianza sul suo conto tanto che è stato sottoposto al provvedimento dell’ammonizione. Per quanto sopra lo si ritiene capace di turbare il tranquillo svolgimento di cerimonie e festeggiamenti con atti inconsulti.

 

Fonti:
  •  Patrizia Miano, Vittorio Bruno Stamerra : “Brindisi 1945 : l'alba della democrazia”, Brindisi, editore Hobos, anno 2005.
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