Che non si parli di tragedia. E’ strage a Steccato di Cutro.

Che non si parli di tragedia. E’ strage. Eravamo in diecimila a Steccato di Cutro, in marcia sino alla spiaggia dove ancora si recuperano corpi di bambini, donne e uomini. Per dire no alle stragi in mare.

Una delegazione di Anpi Brindisi tra i testimoni di umanità


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ora a Steccato di Cutro.

Un mare di gente in marcia.

Un mare diverso da quello che ha accolto i corpi di bambine e bambini, donne e uomini in fuga dall’inferno.

In tante e tanti in marcia per il diritto alla vita, per il diritto dei popoli a muoversi senza barriere, senza muri.

Una croce di legni strappati al mare, legni spezzati come le vite umane che sono arrivate su questo pezzo di costa in cerca di un futuro.

Manifestiamo perché non accada più, perché questo governo e tutti i governo del mondo si assumano la responsabilità di queste morti, e lavorino per garantire che il mare non sia più la tomba di nessuno

 

(testo Marina Samarelli dell’Anpi di Brindisi)


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dichiarazione e appello sulla tragedia di Crotone Il Comitato “Io Accolgo”, la Rete dei Comitati per la Pace di Puglia e il Digiuno di Giustizia in solidarietà con i Migranti sottoscrivono e promuovono l’appello lanciato da MEDITERRANEA SAVING HUMANS sulla tragedia di Crotone.

La situazione è stata gestita come un’operazione di polizia, senza pensare ai soccorsi. Lo ammette lo stesso Procuratore Capo di Crotone: quelle vite si potevano salvare. Riteniamo inaccettabili la criminalizzazione delle vittime e le parole del Ministro dell’Interno Piantedosi, tese a scaricare la responsabilità della strage sui migranti stessi. Il Ministro forse non sa cosa significa vivere in zone di guerra o ammassati in campi profughi senza alcuna prospettiva per sé e per i propri figli, non sa cosa provano le vittime di violenza e di soprusi, non sa cosa significa vivere in paesi dove i diritti umani non sono riconosciuti e dove una donna può essere lapidata per una ciocca di capelli che sfugge dal velo. Nel 2021 nel mondo si sono spesi 2.113 miliardi di dollari per le armi, e le spese per gli armamenti sono in continua crescita, ma non si sono trovate le risorse per consentire una vita degna a tutte le donne, gli uomini ed i bambini del pianeta. Di fronte a questa ennesima tragedia, sosteniamo l’appello di Mediterranea Saving Humans e chiediamo:

  • · che siano aperti, in modo ordinario e adeguato, canali umanitari legali e sicuri per garantire l’ingresso in Europa alle persone in fuga dalle guerre;
  • · che i campi di detenzione in Turchia e in Libia siano evacuati e chiusi;
  • · che l’Italia e l’Europa garantiscano le missioni di soccorso in mare;
  • · che comunque le navi della flotta civile siano messe in condizione di operare senza ostacoli e criminalizzazione.

Inoltre chiediamo l’abolizione dei decreti sicurezza, politiche in grado di assicurare un’accoglienza dignitosa e l’integrazione dei migranti, il riconoscimento del diritto alla migrazione. Quelle bare bianche ci dovrebbero interrogare, perché, come dice il grande filosofo Edgar Morin: “Siamo entrati nella crisi dell’umanità senza accedere all’Umanità”. Per queste ragioni aderiamo alla manifestazione nazionale “Verità e Giustizia per le vittime della strage di Cutro”.

Comitato “Io Accolgo” Puglia Digiuno di Giustizia in solidarietà con i Migranti Rete dei Comitati per la Pace di Puglia



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