Internati Militari Italiani medaglie d’onore conferite dal Presidente della Repubblica

Medaglie d’onore agli IMI conferite dal Presidente della Repubblica e consegnate dalla Prefettura di Brindisi in varie cerimonie di consegna dall’anno 2009 al 2014

Gennaio 2009 Martedì 27, nell’ambito delle celebrazioni del Giorno della Memoria, il Prefetto consegnerà le medaglie d’onore conferite dal Presidente della Repubblica a sette cittadini della Provincia di Brindisi, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra ai quali, se militari, è stato negato lo status di prigionieri di guerra.

 

• ore 10,30 San Donaci, nella Sala Consiliare con la partecipazione delle scuole, consegna ai familiari del sig– Giuseppe DE FILIPPIS????, insignito alla
memoria;

• ore 12,00 Cisternino, nell’ambito di una cerimonia commemorativa con la partecipazione delle scuole, consegna ai sig. Benito LISI ed ai familiari dei sig. Giovanni ZIZZI, insignito alla memoria;

• Ore 17,30 Mesagne, Auditorium del Castello, consegna al sig. Alcide FASANO;

• Ore 20,15 Latiano, nel Palazzo Imperiali nell’ambito di una manifestazione musicale, consegna ai sig.ri Pietro Gioia e Antonio QUARANTA e ed ai familiari del sig. Antonio TANZARELLA, insignito alla memoria;

 

Gennaio 2010

 

Al. Cap.di fregata VINCENZO CAFARO ufficiale della capitaneria di porto

consegna l’onorificenza il cap. di vasc CLAUDIO CILIBERTI Comandante Della Capitaneria di Porto di Brindisi accompagnato  dal vice Sindaco di Brindisi dr. Mauro D’attis

 

al cav. DOMENICO MANCA aviere dell’Aeronautica Militare Italiana consegna l’onorificenza il Questore Di Brindisi Dr.Vincenzo Carella accompagnato  dal vice Sindaco di Brindisi dr. Mauro D’attis

 

Al, Sig. GIOVANNI  CONENNA soldato dell’esercito Italiano, consegna l’onorificenza

il col. Ugo Sica accompagnato dal dr.Giuseppe Santoro Assessore del comune di Ostuni

 

Al Cav. Francesco Pinto cannoniere puntatore scelto della marina
militare italiana consegna l’onorificenza il contramm. Eduardo Serra comandante la forza da
sbarco accompagnato dal sindaco di Fasano dr. Paquale Di Bari

 

Al sig. GIUSEPPE BRANCASI soldato dell’esercito italiano deceduto il 10 gennaio 2003
ritira il figlio Sig. Vito Brancasi consegna l’onorificenza il cap. di freg Andrea Signore in
rappresentanza del presidio militare di Brindisi accompagnato dall’on.le Antonello Trizza sindaco del comune di San Vito Dei Normanni

 

Al Sig. GIOVANNI RUGGIERO soldato dell’esercito italiano deceduto il 26 febbraio 1967
ritira il figlio sig Giuseppe Ruggiero consegna l’onorificenza il gen Federico Pellegatti vice comandante della forza da sbarco accompagnato dall’on le Antonello Frizza sindaco del
comune di San Vito Dei Normanni

 

Al sig. VITO CHIRIZZI soldato dell’esercito italiano consegna l’onorificenza il
comandante provinciale della Guardia Di Finanza col Vincenzo Mangia
accompagnato dal sindaco di San Donaci Chirizzi  Vito – Artigliere scelto – Classe 1920 Chiamato alle armi con la leva 1921 e assegnato al Contingente Militare, a disposizione del Regio Esercito. il 13 gennaio 1941; inviato alla I4°  Batteria Contraerea del Distretto Militare Truppe Isole Egeo di Barletta il 14 gennaio 1941; aggregato al Deposito del 49° Reggimento Artiglieria PARMA d.l. – difesa litorale – di Teramo il 15 febbraio 1941 col grado di Artigliere Scelto; rientralo al Deposito Misto di Barletta il 21 luglio 1941 ; invialo a Rodi Egeo partecipa alle operazioni di guerra svoltesi nel Mediterraneo – Egeo fino alla data dell’8 settembre 1943; catturato dai Tedeschi il 12 settembre 1943 e internato nel lager di Nis in Jugoslavia; rimpatriato il 27 novembre 1946. ( Lina Cavallo Conversano  Un soldato italiano – Storia di un Internato del Terzo Reich – Sulla rotta del sole- 213 Giordano Editore Mesagne Br)

 

 

Gennaio 2011

Ambrogio Colombo sono nato a Milano il 25 agosto 1920. Nel 1939 fui arruolalo a Novara, nel Reggimento 17° artiglieria ippotrainata per essere poi trasferito in Sardegna dove rimasi fino al 1942.

L’8 settembre 1943 con l’entrata dei tedeschi in Italia, chi non aderiva alla Repubblica di Salò cercava di rientrare in residenza. Come tanti altri fui bloccato da un reparto militare e fatto prigioniero per non aver aderito alla Repubblica di Salò.

Internato a Peschiera fui preso in carico dalle truppe SS e il 22 settembre arrivai al campo di Dachau. Il viaggio avveniva con carri ferroviari – bestiame, senza mangiare e senza avere a disposizione un locale per i bisogni corporali. Successivamente fui trasferito nel campo di Kottern. Ho tentato di scappare dal campo, ma dopo un giorno fui ripreso. Riportato nel campo, con tutta la camerata presente, fui sottoposto a frustate e costretto a rimanere tutta la giornata nel piazzale con un cartello al collo con scritto “Io sono tornato”.
Rimasto 21 mesi in campo di concentramento, con l’avanzata degli Americani fui costretto con gli altri prigionieri a mettermi in marcia per tentare di andare verso l’interno della Germania. Arrivato in un paese, di cui non ricordo il nome, una donna dalla finestra si mise a gridare: “arrivano i carri armati americani”.

Finalmente dopo due mesi, fui condotto dalla Croce Rossa Internazionale al centro di raccolta di Bolzano dove trovai assistenza, abiti puliti e scarpe, diverse dagli zoccoli in legno che eravamo costretti ad indossare. Fui trasferito a Milano dal Centro di Liberazione dell’Alto Adige con un regolare foglio di viaggio.

 

Marzio Giuseppe classe 1921 di Carovigno soldato dell’esercito italiano

 

Marinosci Francesco classe 1920 di Francavilla F. soldato dell’esercito italiano

 

Milone Antonio classe 1919 di Francavilla F. soldato dell’esercito italiano

 

Altavilla Luigi classe 1924 di Mesagne soldato dell’esercito italiano

 

Scianaro Francesco classe 1920 di Mesagne soldato dell’esercito italiano

 

Silla Giuseppe classe 1924 di Mesagne soldato dell’esercito italiano

 

Carone Giovanni classe 1920 di Oria soldato dell’esercito italiano

 

De Cantis Pietro classe 1923 Ostuni Sottocapo Marina M.

 

Rutigliano Francesco Paolo classe 1923 Ostuni  marinaio Marina M.

 

Furio Nicola classe 1921 San Vito N. aviere Aeronautica M.

Prete Tommaso classe 1921 San Vito N. primo aviere Aeronautica M.

 

Pantaleo Oronzo  Lecce esercito

 

Pellegrino Cosimo nato a Lecce aviere scelto

 

Villani Donato Lecce soldato

 

Camassa Domenico Carovigno soldato dell’esercito italiano

 

Galasso  Giovanni Francavilla F. marinaio Marina M.

 

Camassa Fioravante Mesagne soldato dell’esercito italiano

 

Distante Cosimo Mesagne soldato dell’esercito italiano

 

Fongaro Pietro Mesagne soldato dell’esercito italiano

 

Fumarola Francesco Mesagne soldato dell’esercito italiano

 

Passaro Francesco Mesagne soldato dell’esercito italiano

 

Guerrieri Luigi nato a Ta, Mesagne . marinaio Marina M.

 

Scarafile Antonio nato a Torre S S , Mesagne soldato dell’esercito italiano

 

Baldassarre Domenico San Donaci soldato dell’esercito italiano – Baldassarre Domenico -Fante- Classe 1919 Soldato di leva aggregato al 90° Reggimento Fanteria SALERNO. Mobilitato in territorio di guerra l’11 giugno 1940. partecipa alle operazioni di guerra svoltesi alla Frontiera  Alpino-Occidentale fino al 25 giugno 1940; passato in forze alla Compagnia Deposito in Savona il 24 febbraio 1941; collocato in licenza straordinaria illimitata per avere altri tre fratelli alle armi il 10 dicembre 1941; ricollocato in congedo illimitato il 30 novembre 1941 ; richiamato alle armi e giunto al Deposito 90° Reggimento Fanteria COSSERIA in Savona il 7 agosto 1942; trasferito al 9° Reggimento Fanteria REGINA il 4 novembre 1942: giunto ad Atene col suddetto reggimento e sbarcato a Rodi il 28 novembre 1942: partecipa alle operazioni di guerra svoltesi nel Mediterraneo – Egeo dal 27 novembre 1942 tino alla data dell’8 settembre 1943; catturato prigioniero dalle Truppe Tedesche il 9 settembre 1943; è accertato il suo arrivo nell’aprile 1944 in un lager nei dintorni di Brema insieme con Pennella Antonio. Bungaro Pompilio e Gravili Donato, come riferito da quest’ultimo; mentre da una lettera inviata alla famiglia da Pennella Vincenzo si apprende essere insieme con questi, con Pennetta Vito e con Bungaro Pompilio nello stesso campo – M. Stammlager III B di Furstenberg/Oder nel Brandeburgo – alla data del 9 aprile 1944; liberalo dalle Forze Armate Alleate l’8 maggio 1945; rimpatriato e giunto al Centro Raccolta di Bolzano il 23 settembre 1945. ( Lina Cavallo Conversano  Un soldato italiano – Storia di un Internato del Terzo Reich – Sulla rotta del sole- 213 Giordano Editore Mesagne Br)

 

 

Pronat Oscar

Giugno 2011

Ferrari Rolando soldato dell’esercito italiano, deportato nel campo di concentramento di Posen in Polonia e di Monaco di Baviera dal 10 settembre 1943 al 20 aprile 1945.

Milanese Donato Salvatore allievo carabiniere a piedi, deportato nel campo di concentramento l’8 settembre 1943 e deceduto in prigionia il 22 febbraio 1945.

 

Gallone Rocco soldato dell’esercito italiano deportato nei campi di concentramento

 

 

 

Gennaio 2012

Sicilia Francesco sottocapo Marina Militare. N. Cisternino nel 1921 Sottocapo Stereo Telemetrista presso la Scuola della Marina di Pola, il 10 settembre 1943 fu fatto prigioniero ed internato riel campo di concentramento “1A” di Stabllak, il 2 dicembre 1943 fu trasferito nel campo di lavoro di Kustrin e poi in quello di Ebewald e di  Grunewald-Waldhans, Fu liberato il 26 aprile 1945 alle 3 del mattino da un battaglione di soldati russi.

 

Cervellera Donato Carabiniere nato a Tore S.S. Carabiniere ausiliario a piedi nella legione dì Bologna il 9 settembre 1943, il giorno successivo all’armistizio, si sottrasse alla cattura delle truppe tedesche e si diede alla macchia. Il 14 giugno 1944 fu catturato dalle truppe tedesche ed internato in un campo di concentra mento nei pressi di Hanover. Il 5 maggio 1945 fu liberato dalle truppe inglesi.

 

 

Lanza Carmelo soldato nato a Francavilla F. Soldato del Regio Esercito Italiano fu fatto prigioniero il l0 settembre 1943 in Albania e deportato in un campo di concentra mento in Germania, poi impiegato in un campo di lavoro per le economie di guerra, L’8 maggio 1945 fu liberato.

 

Verri Francesco soldato nato Zollino Le . Soldato del Regio Esercito Italiano il 15 settembre 1943 fu catturato in Albania dall’esercito tedesco e deportato in un campo di lavoro ad Ubom. Nel maggio 1945 fu poi liberato.

 

 

Giugno 2012

 

Contento Lorenzo soldato dell’esercito italiano del 5° reggimento genio telegrafisti di Fasano. Il  9 settembre  1943 fu fatto prigioniero dalle truppe tedesche fu  internato nel campo di lavoro di Lengwekke??. Il 17 aprile 1945 fu liberato dalle truppe americane e rimpatriato in  Italia.

 

Zaurito Giuseppe Vincenzo soldato dell’esercito italiano, addetto fureria, di Sandonaci. Il  9 settembre 1943 fu catturato dai tedeschi e deportato in  campo di concentramento in Germania ottavo C Sagan. Trasferito poi nel campo di concentramene di Troppau  al
confine  tedesco-cecoslovacco, riuscì a scappare  nel 1945 insieme ad altri commilitoni facendo ritorno in Italia. Zaurito Vincenzo – Fante – Classe 1920. Chiamato alle anni nella Compagnia Carri Leggeri Egeo e avviato al Deposito Misto di Barletta il 9 febbraio 1940; imbarcatosi a Bari il 19 febbraio 1940 e giunto a Rodi, nel 9° Reggimento Fanteria REGINA, il 22 febbraio 1940; operante in territorio dichiarato in stato di guerra nella 312° Brigata CC. NN. – Camicie Nere a partire dall’11 giugno 1940; partecipa alle operazioni svoltesi nel Mediterraneo – Egeo fino alla data dell’8 settembre 1943; catturato dai Tedeschi a Psinthos – Rodi Egeo il 9 settembre 1943; deportato in Germania, da una sua lettera inviata alla famiglia, risulta essere l’internato militare N° 90772 nello Stammlager VIII C di Sagan in Polonia alla data del 6 agosto 1944, insieme con Indennitate Angelo, Ingrosso Domenico e Pennetta Antonio fu Vincenzo; all’avvicinarsi dei Russi fugge con altri dieci compagni e, camminando di notte e nascondendosi di giorno, raggiunge Innsbruk: da qui viene definitivamente liberato dagli Americani 1’8 maggio 1945 e rimpatriato via Milano – Bologna il 20 agosto 1945. ( Lina Cavallo Conversano  Un soldato italiano – Storia di un Internato del Terzo Reich – Sulla rotta del sole- 213 Giordano Editore Mesagne Br)

 

 

Arsieni Antonio aviere in servizio presso la 123^ squadriglia di Cellino Sam Marco. Dal 1 settembre 1943 fu internato nel campo di concentramento di Bremenword e nel lager di
Bereiehruin fu liberato dalle truppe alleate il 23 aprile 1945.

 

Lecci Giuseppe  di Alessano Le  soldato di artiglieria

 

Martina Marco soldato di fanteria di Cellino Sam Marco. fu catturato dai tedeschi il 9 settembre 1943 e deportato in Germania presso lo stalag di Dresda-Hellerau. Nel gennaio del 1944  fuggì dal campo con altri commilitoni, nel giugno dello stesso anno fece rientro a
Cellino San Marco.

 

Maellaro Felice comandante compagnia autonoma trasmissioni della divisione Regina nell’Egeo, di Brindisi. Il. 9 Settembre 1943 fu fatto Prigioniero dei tedeschi rifiutò il collaborazionismo e venne deportato nei lager nazisti di Custrin,Sambostel eu infine a Wietzendorf nel campo 83. Con la liberazione rientrò a Brindisi con il grado di maggiore dell’esercito Italiano. E’ stato raffigurato sul monumento di Forlì  per il comportamento generoso tenuto nei campi di concentramento nei confronti degli altri commilitoni più sfortunati.

 

 

 

Gennaio 2013

Bleve Teodoro soldato classe 1923. Soldato dell’esercito italiano nel 14° Reggimento
Artiglieria Divisione Ferrara, 2° gruppo, 6^ batteria. Il 9 settembre 1943 è catturato prigioniero dai tedeschi a Cetjnie ex capitale del Montenegro. Viene rimpatrialo dalla prigionia il 5 maggio 1945.

 

Durante Cosimo marinaio del 1920 di Brindisi. Marinaio in servizio presso la Capitaneria di Porto dell’isola di Cefalonia, viene catturato dai tedeschi all’indomani dell’8 settembre 1943 a seguito del rifiuto di consegna delle armi. Condotto insieme ad altri prigionieri alla Caserma Mussolini di Argostoli ed imbarcato su una nave che poco dopo affondava a causa di una esplosione, viene recuperato insieme a pochi altri commilitoni mentre quasi mille prigionieri perdono la vita. Trasferito nei campi di prigionia prima di Patrasso poi di Atene, è deportato in Germania in una fabbrica di munizioni, poi in un campo di lavoro a Genthin . Il 25 aprile riesce a fuggire rientrando a Brindisi nel settembre del 1945.

 

Valente Cosimo soldato del 1923; soldato dell’esercito italiano noli’ 84° Reggimento
Fanteria è catturato prigioniero dai tedeschi il 16 novembre 1943 internato nei campi di
concentramento in Prussia, Lettonia, Polonia e in Germania fino all’8 maggio 1945. Viene trattenuto dalle Forze alleate fino al 16 novembre 1945.

 

Gennaio 2014

Guadalupi Cosimo sergente maggiore dell’esercito di Brindisi. Del 1916. Nel 1943 con il grado di sergente maggiore e’ sul fronte. Greco a Larissa, l’8 settembre è fatto prigioniero insieme all’intero reparto e trasportato a Furstenberg in Germania dove gli viene chiesto di collaborare con i tedéschi in cambio di viveri. il sergente maggiore rifiuta come tanti altri suoi commilitoni viene poi spostato in vari campi di concentramento: a Kassel, a Siegen dove viene impiegato in diversi lavori in miniera , in ferrovia, nelle officine e nei campi. Nel  1945 viene liberato dagli americani.

 

Iunco Antonio soldato di Erchie del 1921. il 5 novembre 1941 sbarca a Durazzo dove viene aggregato al 19° reggimento Podcorica in Montenegro. il 9 settembre 1943 è fatto prigioniero dalle truppe tedesche. viene poi liberto e rimpatriato l’11 luglio 1945. Muore prematuramente il 23 settembre 1979 nel suoi cari rimane per sempre il ricordo non di un grande eroe ma di un grande uomo disposto a dare anche la sua vita per la difesa della patria.

 

Carella Vito di San Vito dei N.

 

Giugno 2014

Volpe Cosimo Antonio soldato  di Mesagne  del 1923,  chiamato  alle armi nel gennaio del ‘43 nel 225° reggimento fanteria, viene imbarcato per l’Albania. catturato dai tedeschi nel settembre ’43 viene deportato in Grecia e poi’ internato in un lager in Germania, dove e’ destinato al lavoro coatto in una fabbrica di zucchero sino ama fine del ‘44. a marzo del ’45 riesce a fuggire nottetempo e a rientrare in Italia dove collabora con i partigiani.. il 12 maggio dello stesso anno rientra a Mesagne suo paese natale.

 

Elia Carmine soldato di Sandonaci del 1922: partecipa come artigliere alle operazioni di guerra svoltesi nel Mediterraneo e nell’Egeo fino all’8 settembre ’43 quando viene catturato dai tedeschi e trasferito in uno stalag nei pressi di Belgrado dove lavora come contadino e
successiva mente in una fabbrica di armi.  liberato dai russi nell’ottobre ’44, non potendo tornare in Italia, combatte al fianco dei partigiani di Tito. rientra in Italia il 9 giugno del ’46.

 

Bardicchia Cosimo soldato di Sandonaci  del 1911. Richiamato  alle armi nel dicembre del 1940 nel 226° reggimento fanteria di Arezzo e’ condannato, per aver contestato un superiore, alla pena di un anno e sei mesi di reclusione presso il carcere militare di Gaeta. l8 settembre “43 e’ prelevato dei tedeschi e deportato in Germania presso lo stalag di Dakau poi trasferito nell’agosto del ’44 nel campo di Mathausen dove muore il 16 aprile del ‘45 schiacciato da un masso che trasportava in schiena per la costruzione di una scalinata.

 

Cavallo Cosimo soldato di Sandonaci del 1913. dal 18 novembre del ‘42 partecipa come artigliere alle operazioni di guerra svoltesi nei Balcani in territorio Greco-Albanese .mentre rientra in licenza in Italia l’8 settembre 1943 il treno militare su cui viaggia viene dirottato dai
tedeschi verso la Germania. e’ destinato al lavoro coatto in una fabbrica di armi. costretto alla smilitarizzazione, in seguito agli accordi Hitler-Mussolini del 20 luglio ’44, lavora come contadino in una fattoria. e’ liberato dagli inglesi nell’aprile del ’45 e rimpatriato in Italia nel settembre dello stesso anno.

 

Di Donfrancesco Vito soldato di Mesagne del 1913. Richiamato  alle armi nel 47° reggimento fanteria parte per Durazzo il 31/3/1941, viene catturato dai tedeschi nel Montenegro il 18 settembre ’43 e’ portato nel lager di Bezeichnung dove subisce torture e punizioni, sotto i colpi di fucile tedeschi riesce con un amico siciliano a fuggire. il 15 agosto ‘44 e’ catturati dai partigiani combattenti con il maresciallo Tito e costretto a combattere per la liberazione della Jugoslavia. l’8 maggio ’45 rientra in Italia.

 

Indennitate Angelo di Sandonaci soldato del 1912. Partecipa come artigliere alle operazioni di guerra nella regione balcanica fino al l’8 settembre 1943 quando viene catturato dai tedeschi. e’ tenuto prigioniero prima in Jugoslavia e poi deportato ed internato a Sagan in
Polonia. viene liberato dagli angloamericani l’8 maggio ’45 e rimpatriato in Italia il 16 novembre dello stesso anno.

 

Ingrosso Domenico di Sandonaci Marinaio del 1921. Arruolato tra i maro’ partecipa alle operazioni di guerra nel Mediterraneo e nell’Egeo fino all’8 settembre del ’43. viene catturato dai tedeschi il 17 novembre del ‘43 e deportato prima in Germania poi a Sagan in Polonia. Viene liberato dai russi nell’ aprile del 44 e trattenuto fino al 14 settembre del ’45, viene rimpatriato il 25 settembre 1945 attraverso il centro di raccolta di Bolzano.

 

Marino Vincenzo Antimo Espedito di Mesagne, soldato del 1922. Con il grado di caporale parte per la Grecia sbarca a Rodi e viene assegnato al 36° reggimento artiglieria. In combattimento è fatto prigioniero dei tedeschi, chiuso nel campo di concentramento a Stutgard-Camposa in Germania è impiegato in lavori stradali. nel campo di concentramento e’ sottoposto numerose torture e punizioni .rientra in Italia il 25 giugno 45 liberato dalle truppe americane.

 

Rochira Giovanni di Sandonaci, soldato del 1913. Nominato  fante caporal maggiore partecipa come comandante di squadra alle operazioni di guerra svoltesi alla frontiera Greco-Albanese viene catturato dai tedeschi. l’ 9 settembre ’43 ed internato in un campo di concentramento in Germania. e’rimpatriato in Italia il 2 giugno del ’45.

 

medaglie d’onore conferite dal Presidente della Repubblica

Medaglie d’onore agli IMI conferite dal Presidente della Repubblica e consegnate dalla Prefettura di Brindisi in varie cerimonie di consegna dall’anno 2009 al 2014

Gennaio 2009 Martedì 27, nell’ambito delle celebrazioni del Giorno della Memoria, il Prefetto consegnerà le medaglie d’onore conferite dal Presidente della Repubblica a sette cittadini della Provincia di Brindisi, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra ai quali, se militari, è stato negato lo status di prigionieri di guerra.

 

• ore 10,30 San Donaci, nella Sala Consiliare con la partecipazione delle scuole, consegna ai familiari del sig– Giuseppe DE FILIPPIS????, insignito alla
memoria;

• ore 12,00 Cisternino, nell’ambito di una cerimonia commemorativa con la partecipazione delle scuole, consegna ai sig. Benito LISI ed ai familiari dei sig. Giovanni ZIZZI, insignito alla memoria;

• Ore 17,30 Mesagne, Auditorium del Castello, consegna al sig. Alcide FASANO;

• Ore 20,15 Latiano, nel Palazzo Imperiali nell’ambito di una manifestazione musicale, consegna ai sig.ri Pietro Gioia e Antonio QUARANTA e ed ai familiari del sig. Antonio TANZARELLA, insignito alla memoria;

 

Gennaio 2010

 

Al. Cap.di fregata VINCENZO CAFARO ufficiale della capitaneria di porto

consegna l’onorificenza il cap. di vasc CLAUDIO CILIBERTI Comandante Della Capitaneria di Porto di Brindisi accompagnato  dal vice Sindaco di Brindisi dr. Mauro D’attis

 

al cav. DOMENICO MANCA aviere dell’Aeronautica Militare Italiana consegna l’onorificenza il Questore Di Brindisi Dr.Vincenzo Carella accompagnato  dal vice Sindaco di Brindisi dr. Mauro D’attis

 

Al, Sig. GIOVANNI  CONENNA soldato dell’esercito Italiano, consegna l’onorificenza

il col. Ugo Sica accompagnato dal dr.Giuseppe Santoro Assessore del comune di Ostuni

 

Al Cav. Francesco Pinto cannoniere puntatore scelto della marina
militare italiana consegna l’onorificenza il contramm. Eduardo Serra comandante la forza da
sbarco accompagnato dal sindaco di Fasano dr. Paquale Di Bari

 

Al sig. GIUSEPPE BRANCASI soldato dell’esercito italiano deceduto il 10 gennaio 2003
ritira il figlio Sig. Vito Brancasi consegna l’onorificenza il cap. di freg Andrea Signore in
rappresentanza del presidio militare di Brindisi accompagnato dall’on.le Antonello Trizza sindaco del comune di San Vito Dei Normanni

 

Al Sig. GIOVANNI RUGGIERO soldato dell’esercito italiano deceduto il 26 febbraio 1967
ritira il figlio sig Giuseppe Ruggiero consegna l’onorificenza il gen Federico Pellegatti vice comandante della forza da sbarco accompagnato dall’on le Antonello Frizza sindaco del
comune di San Vito Dei Normanni

 

Al sig. VITO CHIRIZZI soldato dell’esercito italiano consegna l’onorificenza il
comandante provinciale della Guardia Di Finanza col Vincenzo Mangia
accompagnato dal sindaco di San Donaci Chirizzi  Vito – Artigliere scelto – Classe 1920 Chiamato alle armi con la leva 1921 e assegnato al Contingente Militare, a disposizione del Regio Esercito. il 13 gennaio 1941; inviato alla I4°  Batteria Contraerea del Distretto Militare Truppe Isole Egeo di Barletta il 14 gennaio 1941; aggregato al Deposito del 49° Reggimento Artiglieria PARMA d.l. – difesa litorale – di Teramo il 15 febbraio 1941 col grado di Artigliere Scelto; rientralo al Deposito Misto di Barletta il 21 luglio 1941 ; invialo a Rodi Egeo partecipa alle operazioni di guerra svoltesi nel Mediterraneo – Egeo fino alla data dell’8 settembre 1943; catturato dai Tedeschi il 12 settembre 1943 e internato nel lager di Nis in Jugoslavia; rimpatriato il 27 novembre 1946. ( Lina Cavallo Conversano  Un soldato italiano – Storia di un Internato del Terzo Reich – Sulla rotta del sole- 213 Giordano Editore Mesagne Br)

 

 

Gennaio 2011

Ambrogio Colombo sono nato a Milano il 25 agosto 1920. Nel 1939 fui arruolalo a Novara, nel Reggimento 17° artiglieria ippotrainata per essere poi trasferito in Sardegna dove rimasi fino al 1942.

L’8 settembre 1943 con l’entrata dei tedeschi in Italia, chi non aderiva alla Repubblica di Salò cercava di rientrare in residenza. Come tanti altri fui bloccato da un reparto militare e fatto prigioniero per non aver aderito alla Repubblica di Salò.

Internato a Peschiera fui preso in carico dalle truppe SS e il 22 settembre arrivai al campo di Dachau. Il viaggio avveniva con carri ferroviari – bestiame, senza mangiare e senza avere a disposizione un locale per i bisogni corporali. Successivamente fui trasferito nel campo di Kottern. Ho tentato di scappare dal campo, ma dopo un giorno fui ripreso. Riportato nel campo, con tutta la camerata presente, fui sottoposto a frustate e costretto a rimanere tutta la giornata nel piazzale con un cartello al collo con scritto “Io sono tornato”.
Rimasto 21 mesi in campo di concentramento, con l’avanzata degli Americani fui costretto con gli altri prigionieri a mettermi in marcia per tentare di andare verso l’interno della Germania. Arrivato in un paese, di cui non ricordo il nome, una donna dalla finestra si mise a gridare: “arrivano i carri armati americani”.

Finalmente dopo due mesi, fui condotto dalla Croce Rossa Internazionale al centro di raccolta di Bolzano dove trovai assistenza, abiti puliti e scarpe, diverse dagli zoccoli in legno che eravamo costretti ad indossare. Fui trasferito a Milano dal Centro di Liberazione dell’Alto Adige con un regolare foglio di viaggio.

 

Marzio Giuseppe classe 1921 di Carovigno soldato dell’esercito italiano

 

Marinosci Francesco classe 1920 di Francavilla F. soldato dell’esercito italiano

 

Milone Antonio classe 1919 di Francavilla F. soldato dell’esercito italiano

 

Altavilla Luigi classe 1924 di Mesagne soldato dell’esercito italiano

 

Scianaro Francesco classe 1920 di Mesagne soldato dell’esercito italiano

 

Silla Giuseppe classe 1924 di Mesagne soldato dell’esercito italiano

 

Carone Giovanni classe 1920 di Oria soldato dell’esercito italiano

 

De Cantis Pietro classe 1923 Ostuni Sottocapo Marina M.

 

Rutigliano Francesco Paolo classe 1923 Ostuni  marinaio Marina M.

 

Furio Nicola classe 1921 San Vito N. aviere Aeronautica M.

Prete Tommaso classe 1921 San Vito N. primo aviere Aeronautica M.

 

Pantaleo Oronzo  Lecce esercito

 

Pellegrino Cosimo nato a Lecce aviere scelto

 

Villani Donato Lecce soldato

 

Camassa Domenico Carovigno soldato dell’esercito italiano

 

Galasso  Giovanni Francavilla F. marinaio Marina M.

 

Camassa Fioravante Mesagne soldato dell’esercito italiano

 

Distante Cosimo Mesagne soldato dell’esercito italiano

 

Fongaro Pietro Mesagne soldato dell’esercito italiano

 

Fumarola Francesco Mesagne soldato dell’esercito italiano

 

Passaro Francesco Mesagne soldato dell’esercito italiano

 

Guerrieri Luigi nato a Ta, Mesagne . marinaio Marina M.

 

Scarafile Antonio nato a Torre S S , Mesagne soldato dell’esercito italiano

 

Baldassarre Domenico San Donaci soldato dell’esercito italiano – Baldassarre Domenico -Fante- Classe 1919 Soldato di leva aggregato al 90° Reggimento Fanteria SALERNO. Mobilitato in territorio di guerra l’11 giugno 1940. partecipa alle operazioni di guerra svoltesi alla Frontiera  Alpino-Occidentale fino al 25 giugno 1940; passato in forze alla Compagnia Deposito in Savona il 24 febbraio 1941; collocato in licenza straordinaria illimitata per avere altri tre fratelli alle armi il 10 dicembre 1941; ricollocato in congedo illimitato il 30 novembre 1941 ; richiamato alle armi e giunto al Deposito 90° Reggimento Fanteria COSSERIA in Savona il 7 agosto 1942; trasferito al 9° Reggimento Fanteria REGINA il 4 novembre 1942: giunto ad Atene col suddetto reggimento e sbarcato a Rodi il 28 novembre 1942: partecipa alle operazioni di guerra svoltesi nel Mediterraneo – Egeo dal 27 novembre 1942 tino alla data dell’8 settembre 1943; catturato prigioniero dalle Truppe Tedesche il 9 settembre 1943; è accertato il suo arrivo nell’aprile 1944 in un lager nei dintorni di Brema insieme con Pennella Antonio. Bungaro Pompilio e Gravili Donato, come riferito da quest’ultimo; mentre da una lettera inviata alla famiglia da Pennella Vincenzo si apprende essere insieme con questi, con Pennetta Vito e con Bungaro Pompilio nello stesso campo – M. Stammlager III B di Furstenberg/Oder nel Brandeburgo – alla data del 9 aprile 1944; liberalo dalle Forze Armate Alleate l’8 maggio 1945; rimpatriato e giunto al Centro Raccolta di Bolzano il 23 settembre 1945. ( Lina Cavallo Conversano  Un soldato italiano – Storia di un Internato del Terzo Reich – Sulla rotta del sole- 213 Giordano Editore Mesagne Br)

 

 

Pronat Oscar

Giugno 2011

Ferrari Rolando soldato dell’esercito italiano, deportato nel campo di concentramento di Posen in Polonia e di Monaco di Baviera dal 10 settembre 1943 al 20 aprile 1945.

Milanese Donato Salvatore allievo carabiniere a piedi, deportato nel campo di concentramento l’8 settembre 1943 e deceduto in prigionia il 22 febbraio 1945.

 

Gallone Rocco soldato dell’esercito italiano deportato nei campi di concentramento

 

 

 

Gennaio 2012

Sicilia Francesco sottocapo Marina Militare. N. Cisternino nel 1921 Sottocapo Stereo Telemetrista presso la Scuola della Marina di Pola, il 10 settembre 1943 fu fatto prigioniero ed internato riel campo di concentramento “1A” di Stabllak, il 2 dicembre 1943 fu trasferito nel campo di lavoro di Kustrin e poi in quello di Ebewald e di  Grunewald-Waldhans, Fu liberato il 26 aprile 1945 alle 3 del mattino da un battaglione di soldati russi.

 

Cervellera Donato Carabiniere nato a Tore S.S. Carabiniere ausiliario a piedi nella legione dì Bologna il 9 settembre 1943, il giorno successivo all’armistizio, si sottrasse alla cattura delle truppe tedesche e si diede alla macchia. Il 14 giugno 1944 fu catturato dalle truppe tedesche ed internato in un campo di concentra mento nei pressi di Hanover. Il 5 maggio 1945 fu liberato dalle truppe inglesi.

 

 

Lanza Carmelo soldato nato a Francavilla F. Soldato del Regio Esercito Italiano fu fatto prigioniero il l0 settembre 1943 in Albania e deportato in un campo di concentra mento in Germania, poi impiegato in un campo di lavoro per le economie di guerra, L’8 maggio 1945 fu liberato.

 

Verri Francesco soldato nato Zollino Le . Soldato del Regio Esercito Italiano il 15 settembre 1943 fu catturato in Albania dall’esercito tedesco e deportato in un campo di lavoro ad Ubom. Nel maggio 1945 fu poi liberato.

 

 

Giugno 2012

 

Contento Lorenzo soldato dell’esercito italiano del 5° reggimento genio telegrafisti di Fasano. Il  9 settembre  1943 fu fatto prigioniero dalle truppe tedesche fu  internato nel campo di lavoro di Lengwekke??. Il 17 aprile 1945 fu liberato dalle truppe americane e rimpatriato in  Italia.

 

Zaurito Giuseppe Vincenzo soldato dell’esercito italiano, addetto fureria, di Sandonaci. Il  9 settembre 1943 fu catturato dai tedeschi e deportato in  campo di concentramento in Germania ottavo C Sagan. Trasferito poi nel campo di concentramene di Troppau  al
confine  tedesco-cecoslovacco, riuscì a scappare  nel 1945 insieme ad altri commilitoni facendo ritorno in Italia. Zaurito Vincenzo – Fante – Classe 1920. Chiamato alle anni nella Compagnia Carri Leggeri Egeo e avviato al Deposito Misto di Barletta il 9 febbraio 1940; imbarcatosi a Bari il 19 febbraio 1940 e giunto a Rodi, nel 9° Reggimento Fanteria REGINA, il 22 febbraio 1940; operante in territorio dichiarato in stato di guerra nella 312° Brigata CC. NN. – Camicie Nere a partire dall’11 giugno 1940; partecipa alle operazioni svoltesi nel Mediterraneo – Egeo fino alla data dell’8 settembre 1943; catturato dai Tedeschi a Psinthos – Rodi Egeo il 9 settembre 1943; deportato in Germania, da una sua lettera inviata alla famiglia, risulta essere l’internato militare N° 90772 nello Stammlager VIII C di Sagan in Polonia alla data del 6 agosto 1944, insieme con Indennitate Angelo, Ingrosso Domenico e Pennetta Antonio fu Vincenzo; all’avvicinarsi dei Russi fugge con altri dieci compagni e, camminando di notte e nascondendosi di giorno, raggiunge Innsbruk: da qui viene definitivamente liberato dagli Americani 1’8 maggio 1945 e rimpatriato via Milano – Bologna il 20 agosto 1945. ( Lina Cavallo Conversano  Un soldato italiano – Storia di un Internato del Terzo Reich – Sulla rotta del sole- 213 Giordano Editore Mesagne Br)

 

 

Arsieni Antonio aviere in servizio presso la 123^ squadriglia di Cellino Sam Marco. Dal 1 settembre 1943 fu internato nel campo di concentramento di Bremenword e nel lager di
Bereiehruin fu liberato dalle truppe alleate il 23 aprile 1945.

 

Lecci Giuseppe  di Alessano Le  soldato di artiglieria

 

Martina Marco soldato di fanteria di Cellino Sam Marco. fu catturato dai tedeschi il 9 settembre 1943 e deportato in Germania presso lo stalag di Dresda-Hellerau. Nel gennaio del 1944  fuggì dal campo con altri commilitoni, nel giugno dello stesso anno fece rientro a
Cellino San Marco.

 

Maellaro Felice comandante compagnia autonoma trasmissioni della divisione Regina nell’Egeo, di Brindisi. Il. 9 Settembre 1943 fu fatto Prigioniero dei tedeschi rifiutò il collaborazionismo e venne deportato nei lager nazisti di Custrin,Sambostel eu infine a Wietzendorf nel campo 83. Con la liberazione rientrò a Brindisi con il grado di maggiore dell’esercito Italiano. E’ stato raffigurato sul monumento di Forlì  per il comportamento generoso tenuto nei campi di concentramento nei confronti degli altri commilitoni più sfortunati.

 

 

 

Gennaio 2013

Bleve Teodoro soldato classe 1923. Soldato dell’esercito italiano nel 14° Reggimento
Artiglieria Divisione Ferrara, 2° gruppo, 6^ batteria. Il 9 settembre 1943 è catturato prigioniero dai tedeschi a Cetjnie ex capitale del Montenegro. Viene rimpatrialo dalla prigionia il 5 maggio 1945.

 

Durante Cosimo marinaio del 1920 di Brindisi. Marinaio in servizio presso la Capitaneria di Porto dell’isola di Cefalonia, viene catturato dai tedeschi all’indomani dell’8 settembre 1943 a seguito del rifiuto di consegna delle armi. Condotto insieme ad altri prigionieri alla Caserma Mussolini di Argostoli ed imbarcato su una nave che poco dopo affondava a causa di una esplosione, viene recuperato insieme a pochi altri commilitoni mentre quasi mille prigionieri perdono la vita. Trasferito nei campi di prigionia prima di Patrasso poi di Atene, è deportato in Germania in una fabbrica di munizioni, poi in un campo di lavoro a Genthin . Il 25 aprile riesce a fuggire rientrando a Brindisi nel settembre del 1945.

 

Valente Cosimo soldato del 1923; soldato dell’esercito italiano noli’ 84° Reggimento
Fanteria è catturato prigioniero dai tedeschi il 16 novembre 1943 internato nei campi di
concentramento in Prussia, Lettonia, Polonia e in Germania fino all’8 maggio 1945. Viene trattenuto dalle Forze alleate fino al 16 novembre 1945.

 

Gennaio 2014

Guadalupi Cosimo sergente maggiore dell’esercito di Brindisi. Del 1916. Nel 1943 con il grado di sergente maggiore e’ sul fronte. Greco a Larissa, l’8 settembre è fatto prigioniero insieme all’intero reparto e trasportato a Furstenberg in Germania dove gli viene chiesto di collaborare con i tedéschi in cambio di viveri. il sergente maggiore rifiuta come tanti altri suoi commilitoni viene poi spostato in vari campi di concentramento: a Kassel, a Siegen dove viene impiegato in diversi lavori in miniera , in ferrovia, nelle officine e nei campi. Nel  1945 viene liberato dagli americani.

 

Iunco Antonio soldato di Erchie del 1921. il 5 novembre 1941 sbarca a Durazzo dove viene aggregato al 19° reggimento Podcorica in Montenegro. il 9 settembre 1943 è fatto prigioniero dalle truppe tedesche. viene poi liberto e rimpatriato l’11 luglio 1945. Muore prematuramente il 23 settembre 1979 nel suoi cari rimane per sempre il ricordo non di un grande eroe ma di un grande uomo disposto a dare anche la sua vita per la difesa della patria.

 

Carella Vito di San Vito dei N.

 

Giugno 2014

Volpe Cosimo Antonio soldato  di Mesagne  del 1923,  chiamato  alle armi nel gennaio del ‘43 nel 225° reggimento fanteria, viene imbarcato per l’Albania. catturato dai tedeschi nel settembre ’43 viene deportato in Grecia e poi’ internato in un lager in Germania, dove e’ destinato al lavoro coatto in una fabbrica di zucchero sino ama fine del ‘44. a marzo del ’45 riesce a fuggire nottetempo e a rientrare in Italia dove collabora con i partigiani.. il 12 maggio dello stesso anno rientra a Mesagne suo paese natale.

 

Elia Carmine soldato di Sandonaci del 1922: partecipa come artigliere alle operazioni di guerra svoltesi nel Mediterraneo e nell’Egeo fino all’8 settembre ’43 quando viene catturato dai tedeschi e trasferito in uno stalag nei pressi di Belgrado dove lavora come contadino e
successiva mente in una fabbrica di armi.  liberato dai russi nell’ottobre ’44, non potendo tornare in Italia, combatte al fianco dei partigiani di Tito. rientra in Italia il 9 giugno del ’46.

 

Bardicchia Cosimo soldato di Sandonaci  del 1911. Richiamato  alle armi nel dicembre del 1940 nel 226° reggimento fanteria di Arezzo e’ condannato, per aver contestato un superiore, alla pena di un anno e sei mesi di reclusione presso il carcere militare di Gaeta. l8 settembre “43 e’ prelevato dei tedeschi e deportato in Germania presso lo stalag di Dakau poi trasferito nell’agosto del ’44 nel campo di Mathausen dove muore il 16 aprile del ‘45 schiacciato da un masso che trasportava in schiena per la costruzione di una scalinata.

 

Cavallo Cosimo soldato di Sandonaci del 1913. dal 18 novembre del ‘42 partecipa come artigliere alle operazioni di guerra svoltesi nei Balcani in territorio Greco-Albanese .mentre rientra in licenza in Italia l’8 settembre 1943 il treno militare su cui viaggia viene dirottato dai
tedeschi verso la Germania. e’ destinato al lavoro coatto in una fabbrica di armi. costretto alla smilitarizzazione, in seguito agli accordi Hitler-Mussolini del 20 luglio ’44, lavora come contadino in una fattoria. e’ liberato dagli inglesi nell’aprile del ’45 e rimpatriato in Italia nel settembre dello stesso anno.

 

Di Donfrancesco Vito soldato di Mesagne del 1913. Richiamato  alle armi nel 47° reggimento fanteria parte per Durazzo il 31/3/1941, viene catturato dai tedeschi nel Montenegro il 18 settembre ’43 e’ portato nel lager di Bezeichnung dove subisce torture e punizioni, sotto i colpi di fucile tedeschi riesce con un amico siciliano a fuggire. il 15 agosto ‘44 e’ catturati dai partigiani combattenti con il maresciallo Tito e costretto a combattere per la liberazione della Jugoslavia. l’8 maggio ’45 rientra in Italia.

 

Indennitate Angelo di Sandonaci soldato del 1912. Partecipa come artigliere alle operazioni di guerra nella regione balcanica fino al l’8 settembre 1943 quando viene catturato dai tedeschi. e’ tenuto prigioniero prima in Jugoslavia e poi deportato ed internato a Sagan in
Polonia. viene liberato dagli angloamericani l’8 maggio ’45 e rimpatriato in Italia il 16 novembre dello stesso anno.

 

Ingrosso Domenico di Sandonaci Marinaio del 1921. Arruolato tra i maro’ partecipa alle operazioni di guerra nel Mediterraneo e nell’Egeo fino all’8 settembre del ’43. viene catturato dai tedeschi il 17 novembre del ‘43 e deportato prima in Germania poi a Sagan in Polonia. Viene liberato dai russi nell’ aprile del 44 e trattenuto fino al 14 settembre del ’45, viene rimpatriato il 25 settembre 1945 attraverso il centro di raccolta di Bolzano.

 

Marino Vincenzo Antimo Espedito di Mesagne, soldato del 1922. Con il grado di caporale parte per la Grecia sbarca a Rodi e viene assegnato al 36° reggimento artiglieria. In combattimento è fatto prigioniero dei tedeschi, chiuso nel campo di concentramento a Stutgard-Camposa in Germania è impiegato in lavori stradali. nel campo di concentramento e’ sottoposto numerose torture e punizioni .rientra in Italia il 25 giugno 45 liberato dalle truppe americane.

 

Rochira Giovanni di Sandonaci, soldato del 1913. Nominato  fante caporal maggiore partecipa come comandante di squadra alle operazioni di guerra svoltesi alla frontiera Greco-Albanese viene catturato dai tedeschi. l’ 9 settembre ’43 ed internato in un campo di concentramento in Germania. e’rimpatriato in Italia il 2 giugno del ’45.

 

Gennaio 2015

Antonio Convertini sottotenente di fanteria classe 1921 – “Aggregato alla 152 Sassari per il servizio di ordine pubblico, è fatto prigioniero dai Tedeschi e caricato su vagoni bestiame, E’ portato ai confini della Russia in un campo per internati politici italiani e francesi. Ricorda ancora l’odore acre dei vicini forni crematori e il misero cibo detto sbobba”.

Pantaleo Amato marinaio classe 1918 – “Arruolatosi come marò a Brindisi combatte in Albania e successivamente in Grecia. A Creta viene catturato e deportato in Germania presso il campo di lavoro 3D nei pressi di Berlino. Liberato dall’Armata Rossa nel 1945, fa ritorno in Italia il 18 ottobre dello stesso anno viene congedato facendo ritorno a casa”.

Pietro Ammaturo aviere del 1922 –
“L’8 settembre 1943 nei Balcani viene catturato dalle truppe tedesche e deportato nel campo di concentramento ad Amburgo nello Stalag XA 38 dove viene sottoposto a lavori massacranti. Riesce a sopravvivere cibandosi prevalentemente di bucce di patate fornitegli clandestinamente. A seguito di un bombardamento salva la vita ad un amico ferito offrendogli le prime cure. Ciò gli costa il trasferimento nel più duro campo di concentramento di Rostock dal quale viene poi liberato nell’agosto del 1945”.

Carmelo Cosimo Carriero aviere classe 1921 – “Il 22 settembre 1943 è catturato dalle truppe naziste in territorio Veronese. Dove è in forza presso la Scuola di Pilotaggio. E’ deportato presso il terribile lager di Auschwiyz prima, Buchenwald poi ed  infine Dachau, dove, lui stesso raccontava, la dignità umana aveva perso ogni significato. Vive l’esperienza del lager costretto ai lavori forzati ed ad alimentarsi esclusivamente con bucce di patate. Nel giugno del 1945 viene liberato dalle truppe alleate”.

Francescod’apolito ? classe 1922 – “Viene fatto prigioniero all’età di 22 anni a Torino alla fermata dell’autobus. Viene rinchiuso a Mathausen dove resta prigioniero per circa due anni. Nel 1945 è liberato dalle truppe alleate”.

Cosimo Leccese artigliere del 1912 –“Partecipa alle operazioni di guerra sul fronte Grego-Albanese poi alle operazioni nei Balcani. Il 20 ottobre 1943 è fatto prigioniero e internato nel campo 19 in Jugoslavia viene poi liberato dai partigiani slavi l’8 ottobre 1944 e combatte con loro. Rimpatriato con i propri mezzi sbarca a Napoli giunge a San Donaci il 2 dicembre 1946”.

Cosimo Ligorio CAPORALE Del 1922 – “Dopo l’8 settembre 1943combatte come partigiano. Ferito a seguito di bombardamenti, viene catturato e deportato in Austria nei campi KZ. Viene poi trasferito a Mauthausen e Gusen, E’ costretto a trasportare carbone e alla riparazione delle linee ferroviarie. Nel maggio del 1945 viene liberato e ricoverato per gravi problemi di salute che gli impediscono poi di riprendere la normale attività lavorativa”.

 

 

medaglie d’onore conferite dal Presidente della Repubblica

Medaglie d’onore agli IMI conferite dal Presidente della Repubblica e consegnate dalla Prefettura di Brindisi in varie cerimonie di consegna dall’anno 2009 al 2014

Gennaio 2009 Martedì 27, nell’ambito delle celebrazioni del Giorno della Memoria, il Prefetto consegnerà le medaglie d’onore conferite dal Presidente della Repubblica a sette cittadini della Provincia di Brindisi, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra ai quali, se militari, è stato negato lo status di prigionieri di guerra.

 

• ore 10,30 San Donaci, nella Sala Consiliare con la partecipazione delle scuole, consegna ai familiari del sig– Giuseppe DE FILIPPIS????, insignito alla
memoria;

• ore 12,00 Cisternino, nell’ambito di una cerimonia commemorativa con la partecipazione delle scuole, consegna ai sig. Benito LISI ed ai familiari dei sig. Giovanni ZIZZI, insignito alla memoria;

• Ore 17,30 Mesagne, Auditorium del Castello, consegna al sig. Alcide FASANO;

• Ore 20,15 Latiano, nel Palazzo Imperiali nell’ambito di una manifestazione musicale, consegna ai sig.ri Pietro Gioia e Antonio QUARANTA e ed ai familiari del sig. Antonio TANZARELLA, insignito alla memoria;

 

Gennaio 2010

 

Al. Cap.di fregata VINCENZO CAFARO ufficiale della capitaneria di porto

consegna l’onorificenza il cap. di vasc CLAUDIO CILIBERTI Comandante Della Capitaneria di Porto di Brindisi accompagnato  dal vice Sindaco di Brindisi dr. Mauro D’attis

 

al cav. DOMENICO MANCA aviere dell’Aeronautica Militare Italiana consegna l’onorificenza il Questore Di Brindisi Dr.Vincenzo Carella accompagnato  dal vice Sindaco di Brindisi dr. Mauro D’attis

 

Al, Sig. GIOVANNI  CONENNA soldato dell’esercito Italiano, consegna l’onorificenza

il col. Ugo Sica accompagnato dal dr.Giuseppe Santoro Assessore del comune di Ostuni

 

Al Cav. Francesco Pinto cannoniere puntatore scelto della marina
militare italiana consegna l’onorificenza il contramm. Eduardo Serra comandante la forza da
sbarco accompagnato dal sindaco di Fasano dr. Paquale Di Bari

 

Al sig. GIUSEPPE BRANCASI soldato dell’esercito italiano deceduto il 10 gennaio 2003
ritira il figlio Sig. Vito Brancasi consegna l’onorificenza il cap. di freg Andrea Signore in
rappresentanza del presidio militare di Brindisi accompagnato dall’on.le Antonello Trizza sindaco del comune di San Vito Dei Normanni

 

Al Sig. GIOVANNI RUGGIERO soldato dell’esercito italiano deceduto il 26 febbraio 1967
ritira il figlio sig Giuseppe Ruggiero consegna l’onorificenza il gen Federico Pellegatti vice comandante della forza da sbarco accompagnato dall’on le Antonello Frizza sindaco del
comune di San Vito Dei Normanni

 

Al sig. VITO CHIRIZZI soldato dell’esercito italiano consegna l’onorificenza il
comandante provinciale della Guardia Di Finanza col Vincenzo Mangia
accompagnato dal sindaco di San Donaci Chirizzi  Vito – Artigliere scelto – Classe 1920 Chiamato alle armi con la leva 1921 e assegnato al Contingente Militare, a disposizione del Regio Esercito. il 13 gennaio 1941; inviato alla I4°  Batteria Contraerea del Distretto Militare Truppe Isole Egeo di Barletta il 14 gennaio 1941; aggregato al Deposito del 49° Reggimento Artiglieria PARMA d.l. – difesa litorale – di Teramo il 15 febbraio 1941 col grado di Artigliere Scelto; rientralo al Deposito Misto di Barletta il 21 luglio 1941 ; invialo a Rodi Egeo partecipa alle operazioni di guerra svoltesi nel Mediterraneo – Egeo fino alla data dell’8 settembre 1943; catturato dai Tedeschi il 12 settembre 1943 e internato nel lager di Nis in Jugoslavia; rimpatriato il 27 novembre 1946. ( Lina Cavallo Conversano  Un soldato italiano – Storia di un Internato del Terzo Reich – Sulla rotta del sole- 213 Giordano Editore Mesagne Br)

 

 

Gennaio 2011

Ambrogio Colombo sono nato a Milano il 25 agosto 1920. Nel 1939 fui arruolalo a Novara, nel Reggimento 17° artiglieria ippotrainata per essere poi trasferito in Sardegna dove rimasi fino al 1942.

L’8 settembre 1943 con l’entrata dei tedeschi in Italia, chi non aderiva alla Repubblica di Salò cercava di rientrare in residenza. Come tanti altri fui bloccato da un reparto militare e fatto prigioniero per non aver aderito alla Repubblica di Salò.

Internato a Peschiera fui preso in carico dalle truppe SS e il 22 settembre arrivai al campo di Dachau. Il viaggio avveniva con carri ferroviari – bestiame, senza mangiare e senza avere a disposizione un locale per i bisogni corporali. Successivamente fui trasferito nel campo di Kottern. Ho tentato di scappare dal campo, ma dopo un giorno fui ripreso. Riportato nel campo, con tutta la camerata presente, fui sottoposto a frustate e costretto a rimanere tutta la giornata nel piazzale con un cartello al collo con scritto “Io sono tornato”.
Rimasto 21 mesi in campo di concentramento, con l’avanzata degli Americani fui costretto con gli altri prigionieri a mettermi in marcia per tentare di andare verso l’interno della Germania. Arrivato in un paese, di cui non ricordo il nome, una donna dalla finestra si mise a gridare: “arrivano i carri armati americani”.

Finalmente dopo due mesi, fui condotto dalla Croce Rossa Internazionale al centro di raccolta di Bolzano dove trovai assistenza, abiti puliti e scarpe, diverse dagli zoccoli in legno che eravamo costretti ad indossare. Fui trasferito a Milano dal Centro di Liberazione dell’Alto Adige con un regolare foglio di viaggio.

 

Marzio Giuseppe classe 1921 di Carovigno soldato dell’esercito italiano

 

Marinosci Francesco classe 1920 di Francavilla F. soldato dell’esercito italiano

 

Milone Antonio classe 1919 di Francavilla F. soldato dell’esercito italiano

 

Altavilla Luigi classe 1924 di Mesagne soldato dell’esercito italiano

 

Scianaro Francesco classe 1920 di Mesagne soldato dell’esercito italiano

 

Silla Giuseppe classe 1924 di Mesagne soldato dell’esercito italiano

 

Carone Giovanni classe 1920 di Oria soldato dell’esercito italiano

 

De Cantis Pietro classe 1923 Ostuni Sottocapo Marina M.

 

Rutigliano Francesco Paolo classe 1923 Ostuni  marinaio Marina M.

 

Furio Nicola classe 1921 San Vito N. aviere Aeronautica M.

Prete Tommaso classe 1921 San Vito N. primo aviere Aeronautica M.

 

Pantaleo Oronzo  Lecce esercito

 

Pellegrino Cosimo nato a Lecce aviere scelto

 

Villani Donato Lecce soldato

 

Camassa Domenico Carovigno soldato dell’esercito italiano

 

Galasso  Giovanni Francavilla F. marinaio Marina M.

 

Camassa Fioravante Mesagne soldato dell’esercito italiano

 

Distante Cosimo Mesagne soldato dell’esercito italiano

 

Fongaro Pietro Mesagne soldato dell’esercito italiano

 

Fumarola Francesco Mesagne soldato dell’esercito italiano

 

Passaro Francesco Mesagne soldato dell’esercito italiano

 

Guerrieri Luigi nato a Ta, Mesagne . marinaio Marina M.

 

Scarafile Antonio nato a Torre S S , Mesagne soldato dell’esercito italiano

 

Baldassarre Domenico San Donaci soldato dell’esercito italiano – Baldassarre Domenico -Fante- Classe 1919 Soldato di leva aggregato al 90° Reggimento Fanteria SALERNO. Mobilitato in territorio di guerra l’11 giugno 1940. partecipa alle operazioni di guerra svoltesi alla Frontiera  Alpino-Occidentale fino al 25 giugno 1940; passato in forze alla Compagnia Deposito in Savona il 24 febbraio 1941; collocato in licenza straordinaria illimitata per avere altri tre fratelli alle armi il 10 dicembre 1941; ricollocato in congedo illimitato il 30 novembre 1941 ; richiamato alle armi e giunto al Deposito 90° Reggimento Fanteria COSSERIA in Savona il 7 agosto 1942; trasferito al 9° Reggimento Fanteria REGINA il 4 novembre 1942: giunto ad Atene col suddetto reggimento e sbarcato a Rodi il 28 novembre 1942: partecipa alle operazioni di guerra svoltesi nel Mediterraneo – Egeo dal 27 novembre 1942 tino alla data dell’8 settembre 1943; catturato prigioniero dalle Truppe Tedesche il 9 settembre 1943; è accertato il suo arrivo nell’aprile 1944 in un lager nei dintorni di Brema insieme con Pennella Antonio. Bungaro Pompilio e Gravili Donato, come riferito da quest’ultimo; mentre da una lettera inviata alla famiglia da Pennella Vincenzo si apprende essere insieme con questi, con Pennetta Vito e con Bungaro Pompilio nello stesso campo – M. Stammlager III B di Furstenberg/Oder nel Brandeburgo – alla data del 9 aprile 1944; liberalo dalle Forze Armate Alleate l’8 maggio 1945; rimpatriato e giunto al Centro Raccolta di Bolzano il 23 settembre 1945. ( Lina Cavallo Conversano  Un soldato italiano – Storia di un Internato del Terzo Reich – Sulla rotta del sole- 213 Giordano Editore Mesagne Br)

 

 

Pronat Oscar

Giugno 2011

Ferrari Rolando soldato dell’esercito italiano, deportato nel campo di concentramento di Posen in Polonia e di Monaco di Baviera dal 10 settembre 1943 al 20 aprile 1945.

Milanese Donato Salvatore allievo carabiniere a piedi, deportato nel campo di concentramento l’8 settembre 1943 e deceduto in prigionia il 22 febbraio 1945.

 

Gallone Rocco soldato dell’esercito italiano deportato nei campi di concentramento

 

 

 

Gennaio 2012

Sicilia Francesco sottocapo Marina Militare. N. Cisternino nel 1921 Sottocapo Stereo Telemetrista presso la Scuola della Marina di Pola, il 10 settembre 1943 fu fatto prigioniero ed internato riel campo di concentramento “1A” di Stabllak, il 2 dicembre 1943 fu trasferito nel campo di lavoro di Kustrin e poi in quello di Ebewald e di  Grunewald-Waldhans, Fu liberato il 26 aprile 1945 alle 3 del mattino da un battaglione di soldati russi.

 

Cervellera Donato Carabiniere nato a Tore S.S. Carabiniere ausiliario a piedi nella legione dì Bologna il 9 settembre 1943, il giorno successivo all’armistizio, si sottrasse alla cattura delle truppe tedesche e si diede alla macchia. Il 14 giugno 1944 fu catturato dalle truppe tedesche ed internato in un campo di concentra mento nei pressi di Hanover. Il 5 maggio 1945 fu liberato dalle truppe inglesi.

 

 

Lanza Carmelo soldato nato a Francavilla F. Soldato del Regio Esercito Italiano fu fatto prigioniero il l0 settembre 1943 in Albania e deportato in un campo di concentra mento in Germania, poi impiegato in un campo di lavoro per le economie di guerra, L’8 maggio 1945 fu liberato.

 

Verri Francesco soldato nato Zollino Le . Soldato del Regio Esercito Italiano il 15 settembre 1943 fu catturato in Albania dall’esercito tedesco e deportato in un campo di lavoro ad Ubom. Nel maggio 1945 fu poi liberato.

 

 

Giugno 2012

 

Contento Lorenzo soldato dell’esercito italiano del 5° reggimento genio telegrafisti di Fasano. Il  9 settembre  1943 fu fatto prigioniero dalle truppe tedesche fu  internato nel campo di lavoro di Lengwekke??. Il 17 aprile 1945 fu liberato dalle truppe americane e rimpatriato in  Italia.

 

Zaurito Giuseppe Vincenzo soldato dell’esercito italiano, addetto fureria, di Sandonaci. Il  9 settembre 1943 fu catturato dai tedeschi e deportato in  campo di concentramento in Germania ottavo C Sagan. Trasferito poi nel campo di concentramene di Troppau  al
confine  tedesco-cecoslovacco, riuscì a scappare  nel 1945 insieme ad altri commilitoni facendo ritorno in Italia. Zaurito Vincenzo – Fante – Classe 1920. Chiamato alle anni nella Compagnia Carri Leggeri Egeo e avviato al Deposito Misto di Barletta il 9 febbraio 1940; imbarcatosi a Bari il 19 febbraio 1940 e giunto a Rodi, nel 9° Reggimento Fanteria REGINA, il 22 febbraio 1940; operante in territorio dichiarato in stato di guerra nella 312° Brigata CC. NN. – Camicie Nere a partire dall’11 giugno 1940; partecipa alle operazioni svoltesi nel Mediterraneo – Egeo fino alla data dell’8 settembre 1943; catturato dai Tedeschi a Psinthos – Rodi Egeo il 9 settembre 1943; deportato in Germania, da una sua lettera inviata alla famiglia, risulta essere l’internato militare N° 90772 nello Stammlager VIII C di Sagan in Polonia alla data del 6 agosto 1944, insieme con Indennitate Angelo, Ingrosso Domenico e Pennetta Antonio fu Vincenzo; all’avvicinarsi dei Russi fugge con altri dieci compagni e, camminando di notte e nascondendosi di giorno, raggiunge Innsbruk: da qui viene definitivamente liberato dagli Americani 1’8 maggio 1945 e rimpatriato via Milano – Bologna il 20 agosto 1945. ( Lina Cavallo Conversano  Un soldato italiano – Storia di un Internato del Terzo Reich – Sulla rotta del sole- 213 Giordano Editore Mesagne Br)

 

 

Arsieni Antonio aviere in servizio presso la 123^ squadriglia di Cellino Sam Marco. Dal 1 settembre 1943 fu internato nel campo di concentramento di Bremenword e nel lager di
Bereiehruin fu liberato dalle truppe alleate il 23 aprile 1945.

 

Lecci Giuseppe  di Alessano Le  soldato di artiglieria

 

Martina Marco soldato di fanteria di Cellino Sam Marco. fu catturato dai tedeschi il 9 settembre 1943 e deportato in Germania presso lo stalag di Dresda-Hellerau. Nel gennaio del 1944  fuggì dal campo con altri commilitoni, nel giugno dello stesso anno fece rientro a
Cellino San Marco.

 

Maellaro Felice comandante compagnia autonoma trasmissioni della divisione Regina nell’Egeo, di Brindisi. Il. 9 Settembre 1943 fu fatto Prigioniero dei tedeschi rifiutò il collaborazionismo e venne deportato nei lager nazisti di Custrin,Sambostel eu infine a Wietzendorf nel campo 83. Con la liberazione rientrò a Brindisi con il grado di maggiore dell’esercito Italiano. E’ stato raffigurato sul monumento di Forlì  per il comportamento generoso tenuto nei campi di concentramento nei confronti degli altri commilitoni più sfortunati.

 

 

 

Gennaio 2013

Bleve Teodoro soldato classe 1923. Soldato dell’esercito italiano nel 14° Reggimento
Artiglieria Divisione Ferrara, 2° gruppo, 6^ batteria. Il 9 settembre 1943 è catturato prigioniero dai tedeschi a Cetjnie ex capitale del Montenegro. Viene rimpatrialo dalla prigionia il 5 maggio 1945.

 

Durante Cosimo marinaio del 1920 di Brindisi. Marinaio in servizio presso la Capitaneria di Porto dell’isola di Cefalonia, viene catturato dai tedeschi all’indomani dell’8 settembre 1943 a seguito del rifiuto di consegna delle armi. Condotto insieme ad altri prigionieri alla Caserma Mussolini di Argostoli ed imbarcato su una nave che poco dopo affondava a causa di una esplosione, viene recuperato insieme a pochi altri commilitoni mentre quasi mille prigionieri perdono la vita. Trasferito nei campi di prigionia prima di Patrasso poi di Atene, è deportato in Germania in una fabbrica di munizioni, poi in un campo di lavoro a Genthin . Il 25 aprile riesce a fuggire rientrando a Brindisi nel settembre del 1945.

 

Valente Cosimo soldato del 1923; soldato dell’esercito italiano noli’ 84° Reggimento
Fanteria è catturato prigioniero dai tedeschi il 16 novembre 1943 internato nei campi di
concentramento in Prussia, Lettonia, Polonia e in Germania fino all’8 maggio 1945. Viene trattenuto dalle Forze alleate fino al 16 novembre 1945.

 

Gennaio 2014

Guadalupi Cosimo sergente maggiore dell’esercito di Brindisi. Del 1916. Nel 1943 con il grado di sergente maggiore e’ sul fronte. Greco a Larissa, l’8 settembre è fatto prigioniero insieme all’intero reparto e trasportato a Furstenberg in Germania dove gli viene chiesto di collaborare con i tedéschi in cambio di viveri. il sergente maggiore rifiuta come tanti altri suoi commilitoni viene poi spostato in vari campi di concentramento: a Kassel, a Siegen dove viene impiegato in diversi lavori in miniera , in ferrovia, nelle officine e nei campi. Nel  1945 viene liberato dagli americani.

 

Iunco Antonio soldato di Erchie del 1921. il 5 novembre 1941 sbarca a Durazzo dove viene aggregato al 19° reggimento Podcorica in Montenegro. il 9 settembre 1943 è fatto prigioniero dalle truppe tedesche. viene poi liberto e rimpatriato l’11 luglio 1945. Muore prematuramente il 23 settembre 1979 nel suoi cari rimane per sempre il ricordo non di un grande eroe ma di un grande uomo disposto a dare anche la sua vita per la difesa della patria.

 

Carella Vito di San Vito dei N.

 

Giugno 2014

Volpe Cosimo Antonio soldato  di Mesagne  del 1923,  chiamato  alle armi nel gennaio del ‘43 nel 225° reggimento fanteria, viene imbarcato per l’Albania. catturato dai tedeschi nel settembre ’43 viene deportato in Grecia e poi’ internato in un lager in Germania, dove e’ destinato al lavoro coatto in una fabbrica di zucchero sino ama fine del ‘44. a marzo del ’45 riesce a fuggire nottetempo e a rientrare in Italia dove collabora con i partigiani.. il 12 maggio dello stesso anno rientra a Mesagne suo paese natale.

 

Elia Carmine soldato di Sandonaci del 1922: partecipa come artigliere alle operazioni di guerra svoltesi nel Mediterraneo e nell’Egeo fino all’8 settembre ’43 quando viene catturato dai tedeschi e trasferito in uno stalag nei pressi di Belgrado dove lavora come contadino e
successiva mente in una fabbrica di armi.  liberato dai russi nell’ottobre ’44, non potendo tornare in Italia, combatte al fianco dei partigiani di Tito. rientra in Italia il 9 giugno del ’46.

 

Bardicchia Cosimo soldato di Sandonaci  del 1911. Richiamato  alle armi nel dicembre del 1940 nel 226° reggimento fanteria di Arezzo e’ condannato, per aver contestato un superiore, alla pena di un anno e sei mesi di reclusione presso il carcere militare di Gaeta. l8 settembre “43 e’ prelevato dei tedeschi e deportato in Germania presso lo stalag di Dakau poi trasferito nell’agosto del ’44 nel campo di Mathausen dove muore il 16 aprile del ‘45 schiacciato da un masso che trasportava in schiena per la costruzione di una scalinata.

 

Cavallo Cosimo soldato di Sandonaci del 1913. dal 18 novembre del ‘42 partecipa come artigliere alle operazioni di guerra svoltesi nei Balcani in territorio Greco-Albanese .mentre rientra in licenza in Italia l’8 settembre 1943 il treno militare su cui viaggia viene dirottato dai
tedeschi verso la Germania. e’ destinato al lavoro coatto in una fabbrica di armi. costretto alla smilitarizzazione, in seguito agli accordi Hitler-Mussolini del 20 luglio ’44, lavora come contadino in una fattoria. e’ liberato dagli inglesi nell’aprile del ’45 e rimpatriato in Italia nel settembre dello stesso anno.

 

Di Donfrancesco Vito soldato di Mesagne del 1913. Richiamato  alle armi nel 47° reggimento fanteria parte per Durazzo il 31/3/1941, viene catturato dai tedeschi nel Montenegro il 18 settembre ’43 e’ portato nel lager di Bezeichnung dove subisce torture e punizioni, sotto i colpi di fucile tedeschi riesce con un amico siciliano a fuggire. il 15 agosto ‘44 e’ catturati dai partigiani combattenti con il maresciallo Tito e costretto a combattere per la liberazione della Jugoslavia. l’8 maggio ’45 rientra in Italia.

 

Indennitate Angelo di Sandonaci soldato del 1912. Partecipa come artigliere alle operazioni di guerra nella regione balcanica fino al l’8 settembre 1943 quando viene catturato dai tedeschi. e’ tenuto prigioniero prima in Jugoslavia e poi deportato ed internato a Sagan in
Polonia. viene liberato dagli angloamericani l’8 maggio ’45 e rimpatriato in Italia il 16 novembre dello stesso anno.

 

Ingrosso Domenico di Sandonaci Marinaio del 1921. Arruolato tra i maro’ partecipa alle operazioni di guerra nel Mediterraneo e nell’Egeo fino all’8 settembre del ’43. viene catturato dai tedeschi il 17 novembre del ‘43 e deportato prima in Germania poi a Sagan in Polonia. Viene liberato dai russi nell’ aprile del 44 e trattenuto fino al 14 settembre del ’45, viene rimpatriato il 25 settembre 1945 attraverso il centro di raccolta di Bolzano.

 

Marino Vincenzo Antimo Espedito di Mesagne, soldato del 1922. Con il grado di caporale parte per la Grecia sbarca a Rodi e viene assegnato al 36° reggimento artiglieria. In combattimento è fatto prigioniero dei tedeschi, chiuso nel campo di concentramento a Stutgard-Camposa in Germania è impiegato in lavori stradali. nel campo di concentramento e’ sottoposto numerose torture e punizioni .rientra in Italia il 25 giugno 45 liberato dalle truppe americane.

 

Rochira Giovanni di Sandonaci, soldato del 1913. Nominato  fante caporal maggiore partecipa come comandante di squadra alle operazioni di guerra svoltesi alla frontiera Greco-Albanese viene catturato dai tedeschi. l’ 9 settembre ’43 ed internato in un campo di concentramento in Germania. e’rimpatriato in Italia il 2 giugno del ’45.

 

Gennaio 2015

Antonio Convertini sottotenente di fanteria classe 1921 – “Aggregato alla 152 Sassari per il servizio di ordine pubblico, è fatto prigioniero dai Tedeschi e caricato su vagoni bestiame, E’ portato ai confini della Russia in un campo per internati politici italiani e francesi. Ricorda ancora l’odore acre dei vicini forni crematori e il misero cibo detto sbobba”.

Pantaleo Amato marinaio classe 1918 – “Arruolatosi come marò a Brindisi combatte in Albania e successivamente in Grecia. A Creta viene catturato e deportato in Germania presso il campo di lavoro 3D nei pressi di Berlino. Liberato dall’Armata Rossa nel 1945, fa ritorno in Italia il 18 ottobre dello stesso anno viene congedato facendo ritorno a casa”.

Pietro Ammaturo aviere del 1922 –
“L’8 settembre 1943 nei Balcani viene catturato dalle truppe tedesche e deportato nel campo di concentramento ad Amburgo nello Stalag XA 38 dove viene sottoposto a lavori massacranti. Riesce a sopravvivere cibandosi prevalentemente di bucce di patate fornitegli clandestinamente. A seguito di un bombardamento salva la vita ad un amico ferito offrendogli le prime cure. Ciò gli costa il trasferimento nel più duro campo di concentramento di Rostock dal quale viene poi liberato nell’agosto del 1945”.

Carmelo Cosimo Carriero aviere classe 1921 – “Il 22 settembre 1943 è catturato dalle truppe naziste in territorio Veronese. Dove è in forza presso la Scuola di Pilotaggio. E’ deportato presso il terribile lager di Auschwiyz prima, Buchenwald poi ed  infine Dachau, dove, lui stesso raccontava, la dignità umana aveva perso ogni significato. Vive l’esperienza del lager costretto ai lavori forzati ed ad alimentarsi esclusivamente con bucce di patate. Nel giugno del 1945 viene liberato dalle truppe alleate”.

Francescod’apolito ? classe 1922 – “Viene fatto prigioniero all’età di 22 anni a Torino alla fermata dell’autobus. Viene rinchiuso a Mathausen dove resta prigioniero per circa due anni. Nel 1945 è liberato dalle truppe alleate”.

Cosimo Leccese artigliere del 1912 –“Partecipa alle operazioni di guerra sul fronte Grego-Albanese poi alle operazioni nei Balcani. Il 20 ottobre 1943 è fatto prigioniero e internato nel campo 19 in Jugoslavia viene poi liberato dai partigiani slavi l’8 ottobre 1944 e combatte con loro. Rimpatriato con i propri mezzi sbarca a Napoli giunge a San Donaci il 2 dicembre 1946”.

Cosimo Ligorio CAPORALE Del 1922 – “Dopo l’8 settembre 1943combatte come partigiano. Ferito a seguito di bombardamenti, viene catturato e deportato in Austria nei campi KZ. Viene poi trasferito a Mauthausen e Gusen, E’ costretto a trasportare carbone e alla riparazione delle linee ferroviarie. Nel maggio del 1945 viene liberato e ricoverato per gravi problemi di salute che gli impediscono poi di riprendere la normale attività lavorativa”.

 

Gennaio 2015

Antonio Convertini sottotenente di fanteria classe 1921 – “Aggregato alla 152 Sassari per il servizio di ordine pubblico, è fatto prigioniero dai Tedeschi e caricato su vagoni bestiame, E’ portato ai confini della Russia in un campo per internati politici italiani e francesi. Ricorda ancora l’odore acre dei vicini forni crematori e il misero cibo detto sbobba”.

Pantaleo Amato marinaio classe 1918 – “Arruolatosi come marò a Brindisi combatte in Albania e successivamente in Grecia. A Creta viene catturato e deportato in Germania presso il campo di lavoro 3D nei pressi di Berlino. Liberato dall’Armata Rossa nel 1945, fa ritorno in Italia il 18 ottobre dello stesso anno viene congedato facendo ritorno a casa”.

Pietro Ammaturo aviere del 1922 –
“L’8 settembre 1943 nei Balcani viene catturato dalle truppe tedesche e deportato nel campo di concentramento ad Amburgo nello Stalag XA 38 dove viene sottoposto a lavori massacranti. Riesce a sopravvivere cibandosi prevalentemente di bucce di patate fornitegli clandestinamente. A seguito di un bombardamento salva la vita ad un amico ferito offrendogli le prime cure. Ciò gli costa il trasferimento nel più duro campo di concentramento di Rostock dal quale viene poi liberato nell’agosto del 1945”.

Carmelo Cosimo Carriero aviere classe 1921 – “Il 22 settembre 1943 è catturato dalle truppe naziste in territorio Veronese. Dove è in forza presso la Scuola di Pilotaggio. E’ deportato presso il terribile lager di Auschwiyz prima, Buchenwald poi ed  infine Dachau, dove, lui stesso raccontava, la dignità umana aveva perso ogni significato. Vive l’esperienza del lager costretto ai lavori forzati ed ad alimentarsi esclusivamente con bucce di patate. Nel giugno del 1945 viene liberato dalle truppe alleate”.

Francescod’apolito ? classe 1922 – “Viene fatto prigioniero all’età di 22 anni a Torino alla fermata dell’autobus. Viene rinchiuso a Mathausen dove resta prigioniero per circa due anni. Nel 1945 è liberato dalle truppe alleate”.

Cosimo Leccese artigliere del 1912 –“Partecipa alle operazioni di guerra sul fronte Grego-Albanese poi alle operazioni nei Balcani. Il 20 ottobre 1943 è fatto prigioniero e internato nel campo 19 in Jugoslavia viene poi liberato dai partigiani slavi l’8 ottobre 1944 e combatte con loro. Rimpatriato con i propri mezzi sbarca a Napoli giunge a San Donaci il 2 dicembre 1946”.

Cosimo Ligorio CAPORALE Del 1922 – “Dopo l’8 settembre 1943combatte come partigiano. Ferito a seguito di bombardamenti, viene catturato e deportato in Austria nei campi KZ. Viene poi trasferito a Mauthausen e Gusen, E’ costretto a trasportare carbone e alla riparazione delle linee ferroviarie. Nel maggio del 1945 viene liberato e ricoverato per gravi problemi di salute che gli impediscono poi di riprendere la normale attività lavorativa”.