Antonini, Cosimo antifascista

Di Michele e di Barlettta Cristina, nato a Brindisi il 14 gennaio 1910, residente a Brindisi, impiegato disoccupato, antifascista.

Arrestato il 10 maggio 1937 perché rivolgendosi alla propria madre mentre si trovava in una via della città pronunciò le parole “Vigliacco quell’uomo, vigliacco Mussolini”.

La CP di Brindisi con ordinanza del 28 maggio 1937 dispose chhe fosse ricoverato nell’ospedale psichiatrico interprovinciale di Lecce essendo affetto da squilibrio mentale.

Dimesso nell’agosto 1941.

Periodo trascorso in carcere e in manicomio: anni quattro, mesi tre circa.

Il 13 maggio 1937 era stata autorizzata la sua assegnazione al confino, ma all’atto della guarigione, non si ritenne più di dovere eseguire ulteriormente il provvedimento essendo venuta meno la pericolosità politica.

(b. 33, cc.15, 1937-1938, 1941

[Massara 1991] [Confinati politici]


Note:

vedi anche intervista con il fratello Vincenzo Antonini, fatta da Patrizia Miano e pubblicata da “Nuova Meridiana” 20 maggio 1994

Fonti:
  • [Massara 1991] Katia Massara, "Il popolo al confino - la persecuzione fascista in Puglia", Archivio centrale dello Stato Ministero per i Beni culturali e Ambientali Ufficio centrale per i beni archivistici, 1991;
  • [Confinati politici] dallo spoglio sistematico della serie archivistica Confinati politici - fascicoli personali conservata nell’Archivio centrale dello Stato. (Legenda: C P  sta per Commissione Provinciale; C A sta per Commissione di Appello;  le lettere ed i numeri tra parentesi, che sono alla fine di ogni scheda, sono la posizione della stessa nel Casellario Politico Centrale)
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