Bard, Enrico

antifascista
Di Sigismondo e di Seibert Berta, nato a Venezia il 7 febbraio 1910, residente a Brindisi, celibe, marinaio sotto le armi, comunista.
Arrestato ai primi di maggio 1932 per aver sostituito, all’alba del 1° maggio, alle insegne di comando un drappo rosso e per aver scritto sullo zoccolo scuro della cappella del comando militare di Brindisi le seguenti  frasi: “la religione è l’oppio dei popoli”, “W il I maggio”, “W la Russia”, “W Lenin”.
Assegnato al confino per cinque anni dalla CP di Brindisi con ordinanza sell’11 luglio 1932.
Sedi di confino: Ventotene, Ponza. Liberato il 4 maggio 1937 per fine periodo.
Periodo trascorso in carcere e al confino: anni cinque circa.
Il ministero, invece di denunziare all’autorità giudiziaria competente i responsabili della manifestazione, ordinò di incorporarli nella compagnia di disciplina e , a ferma ultimata, di metterli a disposizione dell’autorità di PS per i provvedimenti di polizia commisurati a seconda delle responsabilità di ciascuno.
(b. 63, cc. 194, 1932-1937; CPC [1], b. 334, fasc. 111622, cc. 22, 1932-1933, 1936-1937, 1939).
[Massara 1991]
[1] Casellario Politico Centrale

Fonti:

[Confinati politici] Archivio centrale dello Stato, Confinati politici
[Massara 1991] Il popolo al confino - La persecuzione fascista in Puglia