Biondi, Angelo partigiano combattente fucilato
Biondi Angelo, n. a Ceglie Messapica (Brindisi) il 30/09/1910, paternità Rocco, qualifica Partigiano combattente caduto, btg. Batà (20/09/1943 – 02/10/1943), grado Vice commissario Btg. – Sotto tenente, riconosciutagli il 20/02/1946 ad Ancona. Nel settembre 1941 era stato inviato presso il 279° Raggruppamento antiparacadutisti di stanza ad Amandola.
foto per gentile concessione del Centro doc. di Michele Ciracì C.M.
Dal settembre 1941 si stabilì ad Amandola un gruppo di soldati antiparacadutisti, al comando del tenente Zuccolotto, di Varese. Si trattava del 279° raggruppamento fanteria, adibito alla cattura di soldati inglesi, neozelandesi, indiani e australiani che in modo sistematico tentavano la fuga dal vicino campo di Servigliano, in cui erano internati.
Dopo l’8 settembre alcuni di essi, viste le difficoltà del ritorno a casa, presero la decisione di rimanere nella zona e di sostenere la causa partigiana. Tra essi i tre uomini che divennero protagonisti di uno dei primi episodi di violenza non solo del comune di Amandola ma dell’intera provincia. Negli ultimi giorni numerosi sbandati e giovani del luogo si erano uniti e avevano organizzato le prime azioni di disturbo nei confronti delle forze tedesche in transito sulla statele 78, che non attesero oltre per le prime perlustrazioni dei territori di Amandola, Comunanza e Montefortino. La mattina del 2 ottobre diversi raggruppamenti di soldati, appartenenti alle SS e provenienti da Macerata, circondarono il paese procedendo nella perquisizione delle case, in cerca di renitenti alla leva e di sbandati. I tre partigiani Angelo Biondi, Francesco Scrofani e il sergente |
Fonte:ACS, Fondo Ricompart – Ufficio per il servizio riconoscimento qualifiche e per le ricompense ai partigiani, Marche, schedario e pratica
http://www.storiamarche900.it/main?p=storia_territorio_amandola