Leuzzi, Gaetano antifascista conf.

[da Sivia Del Vecchio]

di Francesco e di Ancona Maria, n. a Brindisi il 13 febbraio 1908, ics. a Brindisi, celibe, muratore, comunista.

Arrestato il 2 novembre 1931 per attività sovversiva.

Assegnato al confino per anni cinque dalla CP di Brindisi con ordinanza del 5 gennaio 1932.

Sede di confino: Ponza. Liberato il 2 luglio 1937 per motivi di salute.
Periodo trascorso in carcere e al confino: anni cinque, mesi otto, giorni 1.

Nel 1926 si iscrisse alla sezione giovanile comunista costituitasi clandestinamente a Brindisi; denunziato perciò all’autorità giudiziaria, fu condannato nel 1927 dal Tribunale speciale a tre anni di detenzione per cospirazione contro i poteri dello Stato. Scontata la pena, nel 1930 riprese i contatti con i vecchi compagni di fede ed anche quando fu mandato a Cerignola per svolgere il servizio militare tenne continue relazioni epistolari con i comunisti del luogo.

Congedatosi il 1° settembre 1931 tornò a Brindisi dove cominciò a frequentare assiduamente Giuseppe De Tommaso, capo dell’organizzazione comunista della provincia. La mattina del 2 novembre, assieme a Salvatore Ribezzi, andò a deporre nel cimitero una corona di fiori con un nastro rosso recante la dicitura « I comunisti alle vittime del capitale ».

Durante il perioda di confino subì diverse condanne. 11 10 giugno 1933 fu tratto in arresto e denunziato assieme ad altri centocinquanta confinati e giudicato per direttissima dal tribunale di Napoli, che, con sentenza del 14 giugno, lo condannò a cinque mesi di arresto — successivamente ridotti a quattro — per contravvenzione agli obblighi; lo stesso tribunale il 23 giugno 1934 lo condannò a quattro mesi di arresto per lo stesso reato assieme ad altri tre confinari. Il 24 febbraio 1935 fu denunziato in stato di arresto per avere partecipato ad una protesta collettiva c condannato, con sentenza del 25 aprile del tribunale di Napoli, a quattordici mesi di arresto; il 27 agosto 1936 la commissione di disciplina di Ponza gli inflisse la punizione di 30 giorni di consegna con divieto di libera uscita per aver tenuto un atteggiamento provocatorio nei riguardi di un agente di PS. Nel 1936-1937 fu ricoverato in vari sanatori avendo contratto al confino la tubercolosi polmonare.

(b. 565, cc. 110, 1931-1937, 1949, 1956, 1958).

[ Massara 1991]

Fonti:
  • [Massara 1991] Katia Massara, "Il popolo al confino - la persecuzione fascista in Puglia", Archivio centrale dello Stato Ministero per i Beni culturali e Ambientali Ufficio centrale per i beni archivistici, 1991;
  • [Confinati politici] dallo spoglio sistematico della serie archivistica Confinati politici - fascicoli personali conservata nell’Archivio centrale dello Stato. (Legenda: C P  sta per Commissione Provinciale; C A sta per Commissione di Appello;  le lettere ed i numeri tra parentesi, che sono alla fine di ogni scheda, sono la posizione della stessa nel Casellario Politico Centrale)
  • Silvia Del Vecchio: “La nascita della CGIL unitaria nel brindisino dopo il ’43: la memoria del territorio e il movimento bracciantile nella clandestinità”, Mottola (TA), editore Grafiche Pugliesi, anno 2006.
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