Mingolla, Vitantonio partigiano

- Partigiano -di Antonio e Maria Roggia, nato il 28 ottobre 1920. Soldato, Matr. 14976. In servizio all’Ospedale Militare di Riserva di Roma ma dislocato a Lubiana (Jugoslavia). E’ dapprima riportato come militare disperso e uccessivamente è dichiarato deceduto in data 25aprile 1944.

Il Soldato Vitantonio Mingolla prestava servizio fino al giorno dell’Armistizio nell’Ospedale di Lubiana in Jugoslavia.

Dopo tale data si dette alla fuga verso le montagne e da allora non si ebbero più sue notizie. La famiglia venne a conoscenza della sua sorte attraverso un comunicato datato 19 luglio 1948 pervenutole il 9 novembre dal Distretto Militare di Taranto.L’Ente infatti, fece sapere che:

 

“L’anno millenovecentoquarantotto addì dieci del mese di luglioin Taranto si constata quanto appresso: In data 22/5/1948, lastazione dei Carabinieri di Pieve di Teco (Imperia), con suo foglio nr. 22/108, ha comunicato che il sold. Mingolla Vito Antonio di [...] nato a S, Vito dei Normanni il 28/9/1920 ed ivi domiciliato già effettivo al Distaccamento dell’Ospedale Militare di Riserva in Balcania iscritto al [...], in occasione di mancanza di sue notizie alla famiglia, da Lubiana, sin dalla fine di settembre 1943, è scomparso, e che dopo tale fatto non venne riconosciuto tra i militari dei quali fu legalmente accertata la morte e la prigionia.

Essendo ora trascorsi tre mesi dalla data della segnalazione della sua scomparsa e risultando che le ulteriori ricerche ed indagini eseguite in ogni campo e sotto ogni forma sono riuscite infruttuose nei di lui riguardi e che pertanto rum è stato possibile, nel frattempo, conoscere .se egli sia tutt’ora in vita o in effetti deceduto, viene redatto il presente processo VERBALE di IRREPERIBILITÀ’, a norma dell’art. 124 della legge di guerra, per gli effetti che la legge ad esso attribuisce. Redatto [...]“.

il Colonnello Comandante

Michele Capone

In seguito lo stesso Ministero della Difesa, avendo acquisito ulteriori elementi conoscitivi, emise una rettifica al verbale

d’irreperibilità, specificando che:

 

“Della denunzia di diserzione della G.N.R [...] e dal Decreto di non luogo a procedere del Giudice Istruttore Militare presso il Tribunale Militare Territoriale di Bologna delVll I7/1949, risulta che il militare in oggetto, già incorporato nella G.N.R. con la qualifica di Allievo Milite, il 251411944 disertò dal reparto passando nelle file partigiane con l’intero equipaggiamento ed armamento. [...] La dispersione però va riportata al 25/4/1944 sotto la quale data il Mingolla si allontanò dal reparto e scomparve. Pregasi pertanto rettificare il verbale d’irreperibilità come da

copia allegata e che, così rettificato, si riconferma [...]“.

 

Sicuramente il Mingolla, dopo un primo periodo di sbandamento, raggiunse l’Italia e si unì alle formazioni partigiane nella zona di Imperia (molto probabilmente nella stessa brigata di Mario Calabretti). Da allora si persero le tracce del giovane ventiduenne sanvitese che non fece più ritorno a casa e fu dichiarato morto presunta il 25 aprile 1944 in località non nota.

 

(Da Nuccio Carriero: San Vito in guerra – la partecipazione ed i contributo dei Sanvitesi al secondo conflitto mondiale. Ed. Arcobaleno S.Vito dei N. 2012)

 

 

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