Scaligeri, Giuseppe Partigiano

Scaligeri Giuseppe Foto

di Rocco e Domenica Zurlo, nato a Carovigno (BR) il 28 ottobre 1922.

Soldato, matricola tir 22474. chiamato allo armi il 3 febbraio 1942 è fatto presentare presso il 22° Rgt. Autieri per essere destinato al 180° Artiglieria con il quale è inviato a prestare servizio a Modane (Francia) nelle truppe di occupazione.

Lo stesso giorno della firma dell’Armistizio è fatto prigioniero dai militari tedeschi a Grasse (località della Provenza nei pressi di Nizza) che lo internano nel Campo di Concentramento che hanno allestito nella stessa località.

Il 15 ottobre, tuttavia, sebbene si trovi sotto strettissima sorveglianza dei carcerieri tedeschi, riesce a fuggire dal campo e si dirige a piedi verso l’Italia. Dopo alcune settimane, dopo aver superate innumerevoli difficoltà e non poche traversie durante il tragitto, raggiunge la città di Forlì. In questa città è aiutato da una generosa famiglia del posto che lo rifocilla e lo tiene nascosto in casa fino a quando, il 15 febbraio 1944, decide di aderire e confluire nelle forze partigiane del luogo. Si unisce al gruppo di combattenti denominato “Aldo Celli” che opera nella zona e partecipa con questi alla lotta armata contro i tedeschi. Il 3 agosto 1946 rientra a S. Vito e si va a presentare immediatamente al Distretto Militare di Taranto presso il quale è sottoposto ad una meticolosa verifica dei suoi trascorsi, per registrare i suoi movimenti dopo l’Armistizio e chiarire così i motivi della sua lunga irreperibilità, Sottoposto al processo di discriminazione non gli viene addebitato alcunché anche perché può far valere alcuni documenti che gli sono stati rilasciati dal Comando del Gruppo dei

partigiani con i quali ha combattuto e che certificano la sua adesione a tale organismo impegnato nella lotta per la liberazione dell’Italia. Scaligeri, quindi, è finalmente collocato in congedo illimitato.

 

(Da Nuccio Carriero: Sul filo della memoria – Testimonianze e ricordi dei prigionieri Sanvitesi deportati nei campi di Concentramento. Ed. Arcobaleno S.Vito dei N. 2009)

 

 

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