Nasce il 9 di agosto del 1943, a Brindisi,Il Fronte Nazionale d’Azione Comitato Provinciale di Brindisi più noto in seguito come Comitato di Liberazione Provinciale

Il Fronte Nazionale d’Azione Comitato Provinciale di Brindisi più noto in seguito come Comitato di Liberazione Provinciale, nasce il 9 di agosto del 1943, di seguito è riportato il verbale della prima riunione, inoltre si riporta il testo della riunione del 14 settembre (ottava riunione) e dei tre allegati.

FRONTE NAZIONALE D’AZIONE

Comitato Provinciale di Brindisi

Verbale della prima seduta

L’anno 1943, il giorno 9 agosto, alle ore 15 pomeridiane, nello studio dell’avv. Vittorio Palermo, in Brindisi, si sono riuniti: il sig. Guglielmo Cafiero,il sig. Donato Ruggiero, l’ing. Pietro Sala, l’avv. Giovanni Stefanelli e l’avv.

Vittorio Palermo, (alcuni dei quali erano diggià in intenso e quotidiano contatto da un paio d’anni fra loro ed altri elementi antifascisti pugliesi ed italiani) e, — ritenuta la opportunità di realizzare la formazione dì un Comitato provinciale di concentrazione antifascista —, stabiliscono di costituire nella stessa data un primo nucleo del Comitato stesso e di allargarlo con elementi di sicura fede e di condotta patentemente antifascista che, dalla destra alla sinistra, si

attengano alle direttive seguite dal Comitato Centrale del Fronte Nazionale; e particolarmente:

 

1°) collaborazione con il Governo di S. E. Badoglio;

2°) contributo all’opera di epurazione degli elementi fascisti o compromessi con il fascismo;

3°) lotta contro il nazismo;

4°) propaganda in favore di una pace separata.

 

I singoli componenti di questo primo nucleo prendono specifici incarichi di avvicinare altri elementi di sicuro passato antifascista per invitare costoro a far parte del Comitato provinciale del Fronte Nazionale.

Funge da segretario ufficioso l’avv. Vittorio Palermo che fa una relazione sintetica sulla situazione politica italiana raccolta nei suoi ultimi viaggi a Bari, Roma, Milano nel giugno-luglio 1943 a seguito dei contatti presi con alcuni

esponenti (di cui fa i nomi specifici) del movimento antifascista di quelle città.

La seduta si chiude con il formale impegno di riunirsi il giorno 11 agosto.

 

Brindisi, 9 agosto 1943

Il f. segretario

avv. Vittorio Palermo

 

 

Verbale della ottava seduta

 

Addì 14 settembre 1943 i componenti il Comitato prov. si sono riuniti nello studio dell’avv. Giovanni Stefanelli ed hanno approvato l’ordine del giorno con cui si stabilisce di fornire alle Autorità militari italiane — che lo hanno richiesto — l’elenco dei membri costituenti il Comitato prov. di Brindisi * ed un pro-memoria composto di sei punti ** nel quale sono elencati i desiderata del Comitato stesso riguardante i termini di collaborazione con il Governo Badoglio per la epurazione da farsi in seno alla provincia ed alle FF.AA. degli elementi fascisti, l’appello di fornitura di armi a lutti gli aderenti al Comitato prov. onde poter combattere, se del caso, il comune nemico, nonché la richiesta di un locale per le riunioni del Comitato stesso. In fine si approva di lanciare un Manifesto *** incitante i Salentini a costituire delle « Legioni Garibaldine » di volontari onde insorgere contro l’eterno nemico dell’Italia.

Si designano l’avv. Palermo e De Tommaso, a diffondere in provincia il Manifesto.

 

il f. segretario

avv. V. Palermo

 

 

(* primo allegato dell’ottava seduta)

A S.E. Il Comandante

Il IX Corpo D’Armata

P. M. 67

 

In armonia a quanto ci è stato richiesto ieri portiamo a conoscenza di Codesto Comando i nominativi costituenti il Comitato Provinciale del Fronte Unico Nazionale:

Andriani Beniamino, Cafiero Guglielmo, De Tommaso Giuseppe, Palermo Vittorio, Ruggiero Donato, Stefanelli Giovanni, Zaccaria Guido.

Con osservanza

 

Brindisi, 15 settembre 1943

Il Comitato Provinciale

 

 

( ** secondo allegato dell’ottava seduta)

PROMEMORIA

 

1°) Arresto di tutti gli squadristi residenti nel capoluogo e nella provincia.

2°) Eliminazione dai ranghi di tutti gli squadristi che prestano servizio e che fanno opera deleteria nelle Forze Armate (in particolar modo nella M.V.S.N.).

3°) Permesso di circolazione per tutto il territorio della Provincia di Brindisi al fine di effettuare propaganda pro Legione Salentina. Per tale scopo può essere, previa requisizione, utilizzata la macchina dell’ing. Dall’Olio.

4°) Permesso e fornitura armi ai componenti il Comitato e sottocomitati della Provincia ed a tutti coloro che, sotto la responsabilità dei Comitati, si dichiareranno e saranno ritenuti idonei e pronti a collaborare con le FFAA. per respingere ogni offesa nemica.

5°) Concessione al Comitato Provinciale ed ai sottocomitati della Provincia di lo-

cali (possibilmente ex fascisti) ad uso ufficio reclutamento volontari.

6°) Autorizzazione a raggiungere Taranto con auto per incontrare i componenti

il Comitato locale e prendere accordi per l’organizzazione del volontariato.

 

Brindisi 15 settembre 1943

 

(*** terzo allegato dell’ottava seduta9

SALENTINI,

I tedeschi, che dai valichi alpini non la volontà del Popolo, ma l’arbitrio d’un despota fece discendere nelle nostre terre per mantenere la Nazione serva alla propria e all’altrui brama di dominio, oggi che l’Italia si è riscattata dalla ventennale servitù e ritratta dalla guerra non sua, non sentita e non voluta, i tedeschi oggi accampano nemici palesi sul sacro suolo della Patria.

E il banditismo nostrano, che per dominare e arricchire ha strangolato l’Italia, e non è ancora tutto assicurato alla giustizia, sventola dal suolo straniero e contro il Tricolore che guidò le generazioni degli Eroi, il vessillo che fu il segnacolo della rovina d’Italia.

 

SALENTINI,

In questa regione voi avete dimostrata la volontà di resistere alle tracotanti minacce; e molti dei nostri giovani si sono offerti a costituire una legione volontaria a servizio della Patria.

In questa tragica ora, in quest’ora tremenda, la più tremenda che sia mai scoccata per la Patria, un solo nome sia sulle labbra di tutti, e compendii il dovere di tutti:

« ITALIA ».

Salviamo, salviamo la Madre nostra dolorante e sanguinante.

Esercito e Popolo — non possono esserci nel salvare la Patria distinzioni di partiti — restiamo — Esercito e Popolo — concordi e stretti contro le minacce tedesche, contro le insidie del residuato fascismo.

II martirio della nostra Patria non è ancora finito; ma dal martino essa risorgerà.

Risorgerà purificata dalle estranee sozzure che la contaminarono, degna del suo nobile passato, meglio fiduciosa nell’avvenire, più veramente Italiana.

Viva il Governo del Maresciallo Badoglio. Viva il Re.

Dalle tre Provincie della Regione del Salento, 12 settembre 1943

 

Il Fronte Nazionale